E ’come se un’ombra letale si fosse stesa sul mondo. E tra i vari settori la moda è uno di quelli che fanno sentire più pesante il silenzio. Tace il tam tam degli stilisti che non hanno più il contesto valido a suggerire, stimolare, incentivare la creatività perché isolati, soli, privati anche dell’opportunità , che diventa un fine , ovvero le sfilate spettacolari che di solito si interpongono tra quelle dei calendari ufficiali, delle Fashion week e quelle di routine: le cosiddette sfilate “cruise” che altro non sono se non un campionario degli abiti pronti per la stagione in corso. Però offerto in forma spettacolare anche più imponente di quelle ufficiali. Dalle Maison le comunicazioni arrivano una dopo l’altra con la cancellazione, dopo la cruise di Dior, che si sarebbe dovuta tenere a Lecce, anche di quella di Dior programmata a Capri e rimandata a....non si sa quando. Silenzio di tomba sulla moda anche in America dove le serrande dei più famosi indirizzi fashion sono calate in questi giorni rendendo spettrali anche le vie del lusso, del divertimento della New York più accesa. Chiuso Nordstrom, Macy’s, Bloomingdale, Neiman Marcus, Bergdorf Goodman. Chiuso il prestigioso Ralph Lauren : ad una ad una le saracinesche dicono che anche l’America tira i remi in barca in attesa che il coronavirus si ritiri lasciando una situazione che comunque tutto lascia prevedere difficilissima. Questione di un mese? Vogliamo crederlo. Per ora il silenzio è d’oro e la moda che si nutre di parole questa volta è la prima a rispettarlo, a cominciare dalle penne temute delle giornaliste messe a riposo . In silenzio, aspettiamo.
Ultimo aggiornamento: 17:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi