"Agenti in quarantena, ci sono casi infetti e dei sospetti: fateci i tamponi". Massima emergenza per la Polizia di Stato in servizio in Friuli Venezia Giulia per il coronavirus. Intanto a Udine la Questura fa da precursore e attiva due maxi squadre di agenti per evitare che questi entrino in contatto tra loro, evitando probabili infezioni tra colleghi. "Abbiamo almeno due poliziotti in servizio a Udine che sono positivi al Covid 19 - spiega Olivo Comelli, segretario Sap Fvg - Sono rimasti contagiati non in servizio, ma grazie ai tamponi sono stati accertarti, evitando in questo modo che il virus si propagasse tra i colleghi e gli utenti. Ci sono casi anche a Trieste e fortunatamente, al momento, sono esclusi contagi tra i colleghi di Pordenone e Gorizia". Proprio a Udine la Questura ha fatto da apripista nei servizi "antivirus" con turni da 12 ore.
"Abbiamo formato due maxi squadre che lavorano 12 ore per turno - spiega ancora Comelli - Cambiando gli orari evitiamo il contatto tra colleghi. È un modo per escludere il passagio del virus. Se, malauguratamente, un collega di un turno rimanesse infetto, i colleghi dell'altro turno possono continuare a prestare servizio". Intanto gli agenti lamentano la mancanza di dispositivi di sicurezza e degli stessi tamponi. "Abbiamo pochissime mascherine FFPP 2 e 3 - lamenta ancora Comelli - nel caso dei colleghi di Udine sono stati fatti i tamponi, ma nel resto della Regione non è così. Siamo davvero a rischio e di essere inconsapevoli portatori del virus. Per questo ho inviato la richiesta al Governatore Massimiliano Fedriga affinchè ci permetta di essere sottoposti agli accertamenti".
Agenti contagiati anche a Trieste
Purtroppo a Trieste non va meglio. Lorenzo Tamaro, agente di Polizia di Stato a Trieste e delegato Sap del capoluogo regionale lancia l'allarme: "Ci sono dei poliziotti a Trieste in quarantena, sono colleghi che sono entrati in contatto con persone positive. Molti altri potrebbero essere positivi al Covid-19 e non saperlo. Chiediamo vengano fatti i tamponi alle Forze di Polizia e ai Vigili del fuoco per non mettere a rischio il sistema. È un momento difficile per tutti, se dovessimo ammalarci la situazione potrebbe diventare insostenibile. Purtroppo anche noi dobbiamo centellinare le mascherine protettive, non sapendo nemmeno se siamo positivi al virus".
Ultimo aggiornamento: 14:05
© RIPRODUZIONE RISERVATA "Abbiamo formato due maxi squadre che lavorano 12 ore per turno - spiega ancora Comelli - Cambiando gli orari evitiamo il contatto tra colleghi. È un modo per escludere il passagio del virus. Se, malauguratamente, un collega di un turno rimanesse infetto, i colleghi dell'altro turno possono continuare a prestare servizio". Intanto gli agenti lamentano la mancanza di dispositivi di sicurezza e degli stessi tamponi. "Abbiamo pochissime mascherine FFPP 2 e 3 - lamenta ancora Comelli - nel caso dei colleghi di Udine sono stati fatti i tamponi, ma nel resto della Regione non è così. Siamo davvero a rischio e di essere inconsapevoli portatori del virus. Per questo ho inviato la richiesta al Governatore Massimiliano Fedriga affinchè ci permetta di essere sottoposti agli accertamenti".
Agenti contagiati anche a Trieste
Purtroppo a Trieste non va meglio. Lorenzo Tamaro, agente di Polizia di Stato a Trieste e delegato Sap del capoluogo regionale lancia l'allarme: "Ci sono dei poliziotti a Trieste in quarantena, sono colleghi che sono entrati in contatto con persone positive. Molti altri potrebbero essere positivi al Covid-19 e non saperlo. Chiediamo vengano fatti i tamponi alle Forze di Polizia e ai Vigili del fuoco per non mettere a rischio il sistema. È un momento difficile per tutti, se dovessimo ammalarci la situazione potrebbe diventare insostenibile. Purtroppo anche noi dobbiamo centellinare le mascherine protettive, non sapendo nemmeno se siamo positivi al virus".