Paura nelle zone terremotate: «Qui il Covid-19 potrebbe decimare i paesi, turisti restate a casa»

Domenica 8 Marzo 2020 di Rosalba Emiliozzi
Roberta Blanchi Coronavirus, le zone terremotate diventano cool: tornano i turisti Una mamma: «Ma qui il Codiv-19 potrebbe decimare i paesi, state a casa»

Roberta Blanchi, 33 anni, è appena diventata mamma. Vive in zona terremotata, a Fiastra, paesino di 663 abitanti, vale a dire una grande famiglia fatta per lo più di anziani e di un gruppo di famiglie giovani che stanno ripopolando il comune in provincia di Macerata, nelle Marche. Con il marito gestisce un bar e in questo giorni Roberta sta assistendo all’arrivo di turisti: «Persone di Roma, gente in camper che si sposta dal nord delle Mache, da Pesaro-Urbino, Ancona, ma anche Rimini ed Emilia Romagna - dice - Ma non dovevamo stare tutti a casa in questi giorni di emergenza per evitare il propagarsi del contagio da Coronavisur?».

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La mamma di Fiastra, molto attiva sui social, chiede un’assunzione di responsabilità collettiva per evitare che il Covid-19 si allarghi a “isole vergini”, come le zone terremotate di Marche, Umbria e Abruzzo. «Nel mio paese la stragrande maggioranza della popolazione ha una certa età, ci sono bambini piccoli ma anche giovani che potrebbero essere debilitati da malattie, fatelo per loro, il virus, che qui non c’è, potrebbe essere davvero pericoloso, il paese potrebbe essere decimato».

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Poi l’appello: «La situazione è molto seria. Cerchiamo di stare a casa per una o due settimane, come ci chiedono di fare Governo, Regione e Asl. Bisogna rispettare le regole, se non lo vogliamo farlo per noi perché ci sentiamo immuni, allora facciamolo per gli altri, gli anziani, le persone più fragili. Dobbiamo essere responsabili. Parlo contro i miei interessi economici, ma in questi giorni il senso di solidarietà e di responsabilità civile deve andare oltre il profitto. Si tratta di fare un sacrificio di due o tre settimane, poi potremo fare una grande festa qui in paese e ne godremo ancora di più tutti». 

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Intanto Fiastra, che è un paese di straordinaria bellezza e vive attorno al suggestivo lago, è un andirivieni di visitatori: aria pulita, cielo azzurro con nubi improvvise, ma sopratutto contagi zero sono il “motore” di questa economia nuova. Al bar, il marito di Roberta fa rispettare le regole per servire i clienti: niente caffè al bancone, solo servizio al tavolo, distanza tra i clienti e pulizia estrema di ogni superficie con candeggina e disinfettanti. «Alcuni clienti, specie chi ha fretta, stenta a capire le norme, abbiamo anche dovuto discutere, ma alla fine si sono convinti: anche un semplice caffè va preso al tavolo, per la sicurezza di tutti» chiude Roberta che si è iscritta all’Università di Camerino, corso di laurea in Scienze gastronomiche, dove si stanno attrezzando per lezione e lauree da casa. 

Ultimo aggiornamento: 17:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA