I rospi attraversano la strada e vengono schiacciati, un appello per salvarli

Giovedì 27 Febbraio 2020 di Francesca Giannelli
Un rospo: c'è l'appello per salvarli
POLCENIGO - La migrazione dei rospi va a rilento ma è incessante. Come ogni anno in Pedemontana si ripresenta il problema degli anfibi che attraversano la strada provinciale e vengono schiacciati dalle ruote delle auto. A fine gennaio i volontari de “Gli amici dei rospi” hanno iniziato la posa delle barriere nella zona della Santissima, sorgenti della Livenza, che è una tra le più frequentate da rospi e rane. Dopo la posa, già a inizio febbraio, tutte le sere ci sono dei volontari che facilitano lo spostamento degli anfibi, da monte alla zona umida, per permettere la deposizione delle uova, ma la strada provinciale rappresenta una barriera insormontabile e pericolosissima. L’appello degli Amici dei rospi su Facebook è partito. Serate di “caccia” quindi a Polcenigo, dove ogni sera vengono raccolte tra le cinquanta e le cento bestiole, tra rospi comuni e rane di Lataste a monte della strada provinciale della Pedemontana, in zona Santissima, e trasportate a valle della stessa arteria.

“Pericolo volontari” scrive una raccoglitrice di rospi su Facebook, spiegando che il Covid non è l’unico pericolo che si può incontrare, “non ci fermiamo”. Quello che da anni auspicano gli Amici dei rospi è che la Regione trovi i 70 mila euro necessari per creare un tunnel, utile agli animali per attraversare la strada; pare che l’impegno ci sia e che entro l’anno l’opera potrà vedere la luce. Intanto anche ieri sera i volontari erano pochi, così l’appello per cercare nuovi collaboratori è aperto: “Se qualcuno vuole unirsi a noi– spiega Mario Cosmo, da anni impegnato nella salvaguardia – sulla pagina Facebook Amici dei rospi ci sono tutti i contatti e le indicazioni su come fare: basta solo un po’ di buona volontà, tutti sono invitati!” La comunità è mobilitata ancora una volta in questo scorcio di inverno: “La riproduzione inizia nei primi giorni di febbraio, il tempo stringe e anche questa stagione ha già spinto le prime rane a muoversi. Tantissimi anfibi finiscono schiacciati dalle auto proprio nel momento importantissimo della loro riproduzione. Il danno biologico è enorme”. «In questi giorni non sono tantissimi quelli che raccogliamo – aggiunge Fabio Bidese – perché non c’è stata ancora tanta pioggia: l’anno scorso, in una serata appena finita la pioggia, ne raccogliemmo 2500 in una sola sera. Adesso il ritmo è incessante, pochi ma costanti, tutte le sere; a volte raccogliamo anche tritoni, ma sono più rari; abbiamo già recuperato animali che tornavano a monte, avendo evidentemente già deposto le uova».

Chi volesse contribuire può contattare gli Amici dei rospi con un messaggio whatsapp al 349 7846117 o scrivendo all’indirizzo mail chisari@tin.it.
Ultimo aggiornamento: 21:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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