Laura, dal ciclismo alle passerelle di moda: ora mamma-imprenditrice

Mercoledì 26 Febbraio 2020 di Michelangelo Cecchetto
Laura Betto
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Ha lasciato la carriera da ciclista per salire in passerella, concorsi di bellezza prima, moda poi ed ora è passata anche dall’altra parte nel backstage. Laureata, è mamma di due figli, Erik di quasi 15 anni e Sofia di 4. È la padovana Laura Betto, 36 anni di Arsego di San Giorgio delle Pertiche. Ha scelto di utilizzare le sue competenze ampliando la sua attività. «Poco più di un anno fa ho deciso di fare in modo professionale quello che già facevo - racconta - Con la Academy Model lavorano professioniste ed avvio alla professione con la giusta formazione».
LE DIFFERENZE
Molti i cambiamenti intercorsi tra chi comincia a lavorare nella moda oggi rispetto a quando ha cominciato Laura. «Tutto si è evoluto in pochissimi anni con l’avvento della rete e dei social. Io sognavo, leggevo i giornali e guardavo la tv. Oggi c’è più consapevolezza e decisione nel voler raggiungere il proprio obiettivo. Le informazioni si acquisiscono rapidamente. Per certi lavori non occorre essere delle top model, Questo non vuol dire che non ci sia da impegnarsi e faticare». Ma gli spazi professionali non mancano. «In particolare nella moda bimbi - aggiunge - settore che sto sviluppando con l’agenzia». Talvolta Laura Betto va anche dietro l’obiettivo della macchina fotografica. «Solo per diletto o curiosità. Il lavoro lo fanno i fotografi professionisti». Il suo compagno Francesco Allegra è un modello e lavora nello stesso ambito. «Non è un problema, ognuno sa bene qual è il suo ruolo e quindi non ci sono interferenze, anzi, spesso mi è d’aiuto». I suoi esordi sono cominciati con i concorsi di bellezza arrivando alla finale di Miss Italia. Per lei sono esperienze ancora valide. «Sono un’ottima palestra. Ovviamente dipende dal concorso. Ti insegnano comunque a porti di fronte al pubblico, a mostrare il tuo corpo e a farti giudicare. Non è semplice, ma oggi dovrebbero ancor più evolvere dalla sola estetica per riuscire a far conoscere le qualità di chi partecipa. In parte già lo fanno».
GLI STUDI
Laura poteva diventare una diplomatica visti i suoi studi in scienze politiche internazionali. «Era un mio sogno. Ho lavorato per un periodo a Bruxelles negli uffici dell’Unione Europea. Poi sono diventata mamma, si è intensificato il lavoro da modella ed è diventata la mia professione». Se Sofia le chiederà di salire in passerella? «Salirà, perchè no? Sono contenta di quello che ho fatto e faccio, quindi potrebbe essere lo stesso per mia figlia che sarebbe anche avvantaggiata». Era avviata ad una carriera anche nel ciclismo, ma non ha appeso le due ruote al chiodo. «Ovviamente non gareggio più. La bicicletta è sempre pronta ed appena posso vado a farmi un bel giro. La cosa bella è che talvolta ho coniugato la passione per questo sport al mio lavoro. Un connubio veramente perfetto». Per due edizioni ha anche seguito anche il Giro d’Italia. «Con la trasmissione “La Grande Corsa” a commento delle tappe della Corsa Rosa. Anche quella una bellissima esperienza che mi ha permesso di utilizzare le competenze apprese durante l’attività di ciclista».
I SUGGERIMENTI
Quali i suggerimenti basilari per chi si approccia alle sfilate? «Umiltà, voglia e passione di lavorare, mettersi in gioco e utilizzare i social in modo corretto.
Nulla arriva da solo dal cielo, né il lavoro né il successo». Come in tanti settori anche nello spettacolo c’è chi millanta qualità che non ha. «Bisogna chiedere referenze e portfolio dei lavori svolti. Importante che ci sia anche una sede precisa delle agenzie o degli agenti. Anche in questo caso i social aiutano nelle ricerche delle informazioni». Nonostante lavoro e famiglia, non ha lasciato la passerella. «Sfilo un po’ meno, sono soddisfatta perchè ho tante richieste di lavoro importanti ma faccio sempre la modella». 
Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 13:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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