Coronavirus, il meterorologo Ernani: «Temporali e vento in arrivo potrebbero essere i killer del virus»

Martedì 25 Febbraio 2020
Coronavirus, il meterorologo Ernani: «Temporali e vento in arrivo potrebbero essere i killer del virus»

Coronavirus, una spiegazione climatologica al perché il virus insista così tanto sull'Italia arriva dal meteorologo Paolo Ernani. Perché in Italia il coronavirus ha avuto una maggiore diffusione se confrontata con la situazione degli altri Paesi europei? «In questi ultimi infatti, buon per loro, la diffusione e la concentrazione è molto più bassa che da noi.

Il motivo - spiega Ernani all'Adnkronos - potrebbe risiedere nel fatto che le regioni del centro e nord Europa sono state frequentemente attraversate da perturbazioni anche molto intense associate non solo a piogge continue e forti ma anche di un calo delle temperature e venti forti tanto da spazzare via la preesistente atmosfera».

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«In Italia, invece, sono giorni e giorni in cui prevale la stabilità meteorologica. C'è stata e c'è l'influenza sia dell'anticiclone africano che quello delle Azzorre. E potrebbero essere proprio loro la causa principale della diffusione, soprattutto al Nord, del coronavirus - è l'ipotesi avanzata colonnello dell’aeronautica italiana - nell'alta pressione, l'aria ristagna, c'è assenza di vento, l'umidità cresce col passare del tempo e aumentano pure le polveri sottili, un humus ideale per batteri e virus. Proprio tale tipo di aria potrebbe aver favorito l'espansione e la proliferazione di questo dannato virus».

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«Ma un lume di speranza per la sua condanna a morte potrebbe, usiamo il condizionale ovviamente, venire dal meteo - annuncia Ernani - rra se le carte previste per i prossimi giorni, specie nei primi 5 giorni di marzo, dal Centro europeo di Reading, troveranno successivamente conferma, l'Italia, da una situazione di stagnazione, passerebbe a condizioni molto diverse dalle attuali. L'arrivo di sistemi nuvolosi dai quadranti settentrionali apporterebbe una fase molto dinamica associata a piogge, che comportano un lavaggio dell'atmosfera, venti anche forti da nord-nordovest e in particolare un sensibile calo delle temperature, con conseguente ricambio totale dell'aria che respiriamo. Il vento, le basse temperature e le precipitazioni - conclude il meteorologo - potrebbero essere gli sperati killer del coronavirus».

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Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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