Coronavirus, aziende in smart working: «Chi è a rischio lavori da casa»

Sabato 22 Febbraio 2020
Coronavirus, aziende in smart working: «Chi è a rischio lavori da casa»

La Snam per fronteggiare l'emergenza coronavirus  sta attuando per tutta la settimana lo "smart working" per oltre 1.000 dipendenti in di Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte (fatte salve le eccezioni per la normale operatività e la garanzia del servizio).

La società sta applicando una modalità lanciata oltre due anni fa. La societá sottolinea che la «salute e la sicurezza delle persone è la priorità assoluta». I dipendenti residenti nei comuni oggetto di ordinanze delle autorità pubbliche saranno in smart-working o in permesso retribuito per il tempo che sarà necessario. Snam ha inoltre costituito fin dallo scorso venerdì un team inter-funzionale, in costante contatto con le autorità pubbliche.

Molte aziende di Milano e dell'hinterland si stanno attrezzando in accordo con le disposizioni di ministero della salute e Regione Lombardia. Oltre alla Snam anche Eni e Saipem hanno contattato uno a uno i dipendenti che risiedono nei comuni in provincia di Lodi e in altri  a rischio. L'indicazione che viene data loro è di rimanere a casa ed evitare il più possibile i contatti sociali.

 Particolare attenzione anche nella protezione delle sedi aziendali, dove saranno rinforzate le procedure di controllo agli accessi, sia per l'ingresso di visitatori sia di fornitori provenienti dai comuni a rischio.

Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 13:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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