Telecamere anti-bulli a Treviso: "Controlliamo ogni angolo della città"

Lunedì 24 Febbraio 2020 di Giuliano Pavan
Telecamere antibulli nella centrale operativa della polizia locale di Treviso
1

TREVISO Non solo controllo, ma anche deterrenza. È l’obiettivo della nuova disposizione della Polizia locale di Treviso che ogni sabato, a cominciare da quello scorso, ha destinato un operatore a sorvegliare tramite gli occhi elettronici del Comune le situazioni più a rischio. Oltre alle pattuglie disseminate sul territorio, agli agenti a piedi in centro (e fra qualche settimana anche in biciletta, ndr) e a quelli in borghese, la centrale operativa di via Castello d’Amore ha un coordinatore”controllore” in più che, in filo diretto anche con carabinieri e polizia, tiene sotto stretta osservazione ogni minimo movimento sospetto soprattutto nei quadranti più chiacchierati della città: via Roma, ponte San Martino, Loggia dei Cavalieri, piazza Borsa e piazza Santa Maria dei Battuti. 
I PUNTI A RISCHIO
Si tratta di zone di aggregazione giovanile, specialmente nei weekend, che negli ultimi periodi hanno destato preoccupazione per la presenza di baby gang. Anche se il comandante della polizia locale, Andrea Gallo, ha subito chiarito: «La situazione di Treviso è tranquilla - precisa Gallo - ma al sabato pomeriggio arrivano in città, soprattutto dai comuni vicini, 2-300 ragazzi. Desiderano, giustamente, passare alcune ore assieme, in spensieratezza. Ma tra centinaia di giovani qualcuno che eccede, che per mettersi in mostra ha comportamenti sopra le righe, c’è sempre. E questo può provocare problemi. Negli ultimi due casi di cui si è tanto parlato c’è stato un diverbio acceso tra 3-4 ragazzi nei pressi di piazza Borsa con attorno però un’altra decina che tentava di calmare la situazione, mentre l’episodio di porta Altinia è nato per un alterco tra due persone». 
LA SORVEGLIANZA
Le telecamere disposte sul territorio comunale sono in tutto 135, a cui se ne aggiungono 22 per la lettura targhe nei vari accessi alla città. Le possibilità della centrale operativa sono dunque molteplici, essendo gli occhi elettronici orientabili a 360 gradi. L’alta definizione delle immagini permette di zoomare ogni punto dell’inquadratura, arrivando a delineare i tratti facciali di una persona. L’operatore è inoltre in grado di passare da una telecamera all’altra, nel caso in cui si debba osservare la fuga di qualcuno e far intervenire la pattuglia più vicina. Nel caso in cui si dovesse verificare una rissa, al di là dell’intervento immediato, è possibile anche seguire i protagonisti dopo un fuggi fuggi generale, inviando via radio le posizioni dei sospettati agli agenti sul territorio. Stesso discorso vale per furti, scippi o rapine. In pratica il centro storico, molto più delle frazioni, è coperto in ogni sua parte (salvo qualche eccezione, ndr). Agli occhi elettronici, e di conseguenza all’operatore, non sfuggono nemmeno i comportamenti scorretti alla guida. Per le sanzioni è necessaria la presenza di una pattuglia, ma la violazione viene comunque rilevata, così come tutti gli interventi effettuati nel corso della giornata. 
GLI OBIETTIVI
Da un lato la repressione e dall’altro la prevenzione.

Gli scopi dell’operatore dedicato sono questi. E dai risultati del primo sabato sembrano raggiunti. anche sul fronte della sicurezza stradale. Chi circola senza assicurazione o senza revisione viene subito scoperto: basta transitare sotto una delle 22 telecamere per la lettura targhe poste agli ingressi della città Una mole di informazioni impressionante, contando che la media per ogni accesso è di diecimila auto in entrata, a cui se ne sommano altrettante in uscita. Le pattuglie infatti sono state aumentate: due in più togliendo personale dagli uffici, proprio per far vedere al cittadino che la presenza della polizia locale sul territorio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci