VO' EUGANEO (PADOVA) - Coronavirus a Vo' Euganeo: il paese viene blindato. Stanno iniziando a chiudere le strade che portano a Vo'. Le forze dell ordine stanno provvedendo a organizzare i blocchi. I residenti potranno approvigionarsi solamente all'interno del market di Vo', in piazza, davanti al municipio anche se al momento serpeggia la paura che le scorte non bastino.
«Non potrà uscire nessuno e la zona sarà completamente isolata»
Lo ha detto Marcello Bano, vicepresidente della Provincia di Padova, a margine della riunione sul Coronavirus in corso in prefettura a Padova. «Si stanno attrezzando - ha proseguito Bano - per quanto riguarda generi alimentari, medicinali e ricette perché ci sono dei salvavita che devono essere assolutamente reperiti ma su ricette mediche, e se non ci sono neanche i medici di base l'Usl farà un presidio apposta». Bano ha aggiunto che «gli amministratori locali chiedono più informazioni e più coordinamento. Ci saranno delle azioni abbastanza concrete e importanti. I sindaci chiedono un'unità di crisi geolocalizzata in provincia di Padova».
Gli 8 pazienti cinesi di Vo' negativi al test
«Gli otto cinesi indagati dal punto di vista clinico hanno dato esito negativo».
Cosa sta succedendo a Vo' Euganeo
L'arrivo delle pattuglie di carabinieri per bloccare le stradeSono arrivate poco fa a Vo' Euganeo, il paese focolaio di Coronavirus in Veneto, le prime pattuglie dei carabinieri che istituiranno i posti di blocco previsti dal decreto governativo. Si tratta di un paio di vetture di servizio dell'Arma, a bordo delle quali vi sono militari tutti dotati di mascherine di sicurezza.
Cosa dicono i cittadini "prigionieri" nella cittadina fantasma
«Se siamo preoccupati? Un pò di paura c'è, è inevitabile». Risponde così, attraverso il cancello dell'abitazione, un residente di Vò Euganeo che, a debita distanza, accetta la domanda del cronista. «No, il tampone non l'abbiamo ancora fatto - prosegue l'uomo - e nessuno per il momento ce l'ha chiesto. In casa siamo solo in due, al momento stiamo bene, non abbiamo sintomi. Domani però il tampone, spero qui in paese, lo andiamo a fare di sicuro». Dalla finestra della loro vecchia casa, al terzo piano, si affacciano i volti di un'altra famiglia. Stanno mettendosi a tavola ma si affacciano al balcone, incuriositi da chi in strada riprende con i telefonini l'entrata di Vò. Uno dei tre ha sul volto la mascherina, pur essendo in casa. «Perché porto la mascherina? perché qui a Vò adesso va di moda - scherza - ma stiamo tutti benissimo, adesso andiamo a mangiare».