Brevetti e marchi: Nordest in prima fila ma le piccole imprese sono a rischio

Sabato 22 Febbraio 2020
Levitazione magnetica su binario alla Brevetti Girotto di Spresiano in una foto d'archivio
VENEZIA Veneto in prima fila per marchi, brevetti e disegni tutelati con Lombardia ed Emilia Romagna. Le tecnologie industriali e dei trasporti sono le più brevettate dagli italiani in Europa. Moda, pubblicità, agroalimentare arredamento guidano nel settore dei disegni e dei marchi.

È quanto risulta dai dati di Unioncamere-Dintec presentati durante il workshop alla Fiera di Padova dalla Camera di commercio, con il ministero dello Sviluppo Economico e Unioncamere, per illustrare le misure e gli incentivi messi a disposizione delle piccole e medie imprese, delle start up innovative, dei Centri di ricerca e della Università, per estendere e per valorizzare i loro titoli di proprietà industriale.

ALTA CLASSIFICA
Per quanto riguarda i brevetti, la Lombardia, con 1.363 brevetti pubblicati dall'Epo nel 2018 sui 4.251 totali, traina saldamente la classifica delle regioni italiane sulle domande di brevetto europeo. Seguono l'Emilia Romagna (710) e il Veneto (540), il Piemonte (446) e la Toscana (350). Per i marchi, il Veneto con 1.623 depositi all'Euipo su 11.614 complessivi, si aggiudica la medaglia d'argento alle spalle della Lombardia (3.319), ma prima dell'Emilia Romagna (1.347). Il Lazio (1.031) e la Toscana (882) seguono nelle due posizioni successive.


LA MODA
È sempre il mondo della moda a trainare la dinamica dei depositi di disegni e modelli industriali italiani tutelati a livello comunitario: in un caso su 5, infatti, i 9.935 titoli di questo tipo riguardano gli articoli di abbigliamento e di merceria. Segue l'arredamento con oltre il 19% del complesso. Determinante è il ruolo delle imprese, che rappresentato il 91% delle domande. Lombardia (2.434), Veneto (1.804), Emilia Romagna (1.715), seguite da Toscana (720) e Marche (604), guidano saldamente la classifica del 2018.

La tutela di marchi e brevetti è «uno strumento di politica economica per mantenere il vantaggio competitivo legato alla grande inventiva dei nostri imprenditori». Così Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, a Padova nell'ambito dell'incontro organizzato da Unioncamere. Per Patuanelli «in pochi anni l'80% dei dati sarà diffuso e solo il 20% resterà nei grandi cloud e datacenter, quindi proteggere le idee dei nostri imprenditori è fondamentale. Per questo marchi e brevetti, così come gli strumenti di incentivazione alla brevettazione, sono fondamentali per la tutela della nostra piccola imprenditoria, piccola ma sana e con voglia di innovazione».

SETTE MILIONI DI POSTI
«L'innovazione e la tutela della proprietà intellettuale sono fondamentali per consentire al nostro sistema produttivo di essere competitivo sui mercati esteri - sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli -. E il loro effetto sulle economie territoriali è significativo. In Italia un posto di lavoro su 3, cioè quasi 7 milioni di occupati, si trova nelle aziende che fanno un uso intensivo di marchi e brevetti; queste aziende contribuiscono da sole al 46,9% del nostro Pil».
 
Ultimo aggiornamento: 15:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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