Coronavirus, a Conegliano cinque bambini in quarantena volontaria

Giovedì 20 Febbraio 2020 di Mauro Favaro
Coronavirus, a Conegliano cinque bambini in quarantena volontaria

CONEGLIANO - Coronavirus. Cinque bambini che frequentano le scuole dell'area di Conegliano e Vittorio Veneto sono in quarantena volontaria per scongiurare ogni rischio legato al nuovo coronavirus dopo essere rientrati dalla Cina. Due avevano già iniziato la scorsa settimana il periodo di isolamento domiciliare di 14 giorni, tempo di incubazione della malattia. A breve potranno tornare in classe, tra i loro compagni. E a questi si sono aggiunti tre giovani appena rientrati dall'oriente. Si tratta di una misura di massima precauzione, in primis a livello sanitario e poi anche per la loro tranquillità e quella dei loro compagni. Nessuno dei bambini in questione presenta sintomi simil influenzali, come febbre, tosse o mal di gola. Ma nelle ultime settimane hanno viaggiato nelle zone considerate a rischio. L'isolamento non è obbligatorio in questi casi. 

LA RACCOMANDAZIONE
L'Usl della Marca, però, una volta contattate le famiglie dopo aver ricevuto le segnalazioni da parte delle scuole, lo consiglia caldamente. E ad oggi tutti hanno seguito il suggerimento. Fino a questo momento sono stati complessivamente otto gli studenti che si sono messi in quarantena in modo autonomo dopo essere rientrati nel trevigiano dalla Cina. Tre l'hanno già portata a termine senza alcun problema. Chi resta in isolamento domiciliare volontario è chiamato a misurarsi la febbre ogni giorno e a comunicare la temperatura al servizio di Igiene e sanità pubblica dell'Usl provinciale, guidato dal direttore Sandro Cinquetti. Tecnicamente si chiama sorveglianza attiva. L'azienda sanitaria segue i casi segnalati in modo diretto. Sono tre i livelli di allerta per il nuovo coronavirus previsti dall'Usl in via precauzionale per tutte le persone che in questo periodo rientrano dall'oriente. 

TRE LIVELLI
In caso di assenza di sintomi simil influenzali si procede appunto con il semplice controllo della febbre per 14 giorni, consigliando la quarantena volontaria, soprattutto per i ragazzi che devono tornare a scuola. Quando una persona di ritorno dalla Cina presenta dei sintomi simil influenzali non gravi, come febbre lieve o tosse, scatta invece l'isolamento domiciliare per 14 giorni, stavolta non volontario ma deciso direttamente dai medici, con l'eventuale invio dei tamponi faringei al centro di Microbiologia per verificare la presenza del nuovo coronavirus. In tale situazione si parla di casi oggetto di attenzione. L'ultimo livello di allerta riguarda le persone che rientrano con sintomi e problemi respiratori importanti. Queste vengono immediatamente ricoverati nell'unità di Malattie infettive dell'ospedale di Treviso. Fino ad oggi nella Marca sono state sette le persone sottoposte a isolamento domiciliare dagli specialisti, compreso un bambino di quattro anni. Una imprenditrice 50enne è stata anche ricoverata in osservazione per 24 ore in Malattie infettive. In quest'ultimo caso il tampone è stato inviato allo Spallanzani di Roma, istituto nazionale per le malattie infettive. Altri tamponi sono stati poi mandati nel centro di Padova. Gli esiti per il nuovo coronavirus cinese sono stati tutti negativi.

 

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Ultimo aggiornamento: 11:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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