Ladri alla centrale Enel di Soverzene: tentano di rubare 50mila euro di attrezzi. Incastrati dal gps

Domenica 16 Febbraio 2020 di Olivia Bonetti
Ladri alla centrale Enel di Soverzene: tentano di rubare 50mila euro di attrezzi. Incastrati dal gps
SOVERZENE - Un colpo studiato da chissà quanto tempo, ma andato in fumo grazie all’intervento dei carabinieri. C’erano quasi riusciti i ladri che nella notte tra martedì e mercoledì hanno fatto razzìa di attrezzi e materiale al magazzino della centrale idroelettrica Enel Green Power di Soverzene. Avevano caricato 50mila euro di refurtiva su due furgoni, ma sono stati fermati dai militari della Compagnia di Belluno che con gli operatori del Radiomobile sono riusciti a sventare il furto. Finiti in trappola, sulla pista ciclabile di Soccher, hanno abbandonato i due furgoni con il bottino e sono fuggiti a piedi dileguandosi nella notte. I militari del Norm di Belluno stanno indagando alla ricerca di eventuali tracce lasciate sui mezzi, che sono sotto sequestro.

La banda conosceva sicuramente l’obiettivo che stava per colpire. Il magazzino non è dotato di impianto d’allarme o telecamere e le porte non sono certo blindate. All’interno per gli esperti del settore c’era però un vero e proprio “tesoro”: generatori, seghe elettriche, taglia cemento e molto altro. I ladri erano arrivati con un furgone Scudo che hanno iniziato a caricare. Ma non bastava. Ingordi, non si sono fermati e hanno firmato la loro condanna. Hanno iniziato a caricare un furgone della Enel Green Power. Poi si sono messi alla guida dei due mezzi e sono fuggiti.
Non avevano calcolato però che il furgone dell’Enel era dotato di gps. Dalla centrale gli addetti hanno subito notato che il mezzo era in movimento e hanno chiesto aiuto ai carabinieri. Le pattuglie sono andate in direzione Soverzene e hanno incrociato i ladri all’altezza della ciclabile di Soccher. Braccati dai militari i malviventi hanno abbandonato tutto, riuscendo a dileguarsi correndo nel buio della notte, forse grazie a qualche complice che li attendeva.
I due furgoni “Scudo” sono stati posti sotto sequestro e sono attualmente al comando provinciale dell’Arma dove i carabinieri stanno effettuando gli accertamenti necessari. Si cercano tracce che possano dare un nome e un volto ai malviventi. Nei prossimi giorni la refurtiva verrà dissequestrata e consegnata ai proprietari: la stima è di 50mila euro di materiale.
Ultimo aggiornamento: 16:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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