«A lasciare per sempre la cucina di MasterChef, sei tu Giulia». Con queste parole scandite dallo chef Bruno Barbieri, è terminata la corsa al titolo di nono MasterChef italiano, il cooking show di Sky, della concorrente trevigiana Giulia Busato. Originaria di Noale dove è cresciuta con la nonna materna, da anni Giulia vive a Treviso dove lavora come operatrice di patronato. Ingredienti nuovi, sfide avvincenti, lavoro di squadra e tanto studio. Un condensato di emozioni che hanno sempre visto superare, puntata dopo puntata, le avvincenti sfide ai fornelli proposte dai tre giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, tranne nella puntata andata in onda giovedì sera. «Giulia è entrata come quella delle occasioni mancate, ma esce come quella che l’occasione di MasterChef Italia l’ha vinta» così lo chef Giorgio Locatelli ha ribadito che è fiero del percorso di Giulia.
Nella puntata di giovedì sera, dopo aver conquistato i giudici con un piatto a base di trota, ha guidato la brigata per la prova in esterna che si svolge all’interno delle cucine di due noti locali milanesi. La sua squadra perde e Giulia insieme ad altri tre concorrenti finisce al Pressure Test. Qui sbaglia la preparazione del piatto stellato degli chef Alfonso ed Ernesto Iaccarino, due stelle Michelin, e viene eliminata.
«Ci sono storie di sconfitte e storie di mancate vittorie. E poi ci sono le vittorie, quelle belle, come la mia. Esageriamo: Masterchef per me è metafora di vita» scrive Giulia nella sua pagina Facebook. E racconta: «Anzitutto è letteralmente capitata e poi vi si trova un caleidoscopio di umanità a confronto. Ma alla fine ti insegna che prima di tutto ci sei tu, o meglio, prima di tutto viene il confronto con te stesso, il vero ed unico punto di partenza e arrivo. Il tuo mondo e le tue fragilità sono il main course della cena stellata che viene servita ogni giovedì sera». «Certo, potessi riavvolgere il nastro e arrivare psicologicamente più preparata forse il percorso avrebbe avuto altri approdi o forse anche no! Le cose accadono quando devono accadere e ciò che accade ti cambia». Ma poi, salta fuori la sua forza: «Ho vinto un bastimento di autostima, di amicizie fraterne, incontri illuminanti, sguardi paterni, sorrisi complici e sinceri. Appreso tecniche, saperi e sapori e conquistato una Giulia nuova. Ora sono ancora più consapevole, più folle, più affamata. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, reagire è divino».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nella puntata di giovedì sera, dopo aver conquistato i giudici con un piatto a base di trota, ha guidato la brigata per la prova in esterna che si svolge all’interno delle cucine di due noti locali milanesi. La sua squadra perde e Giulia insieme ad altri tre concorrenti finisce al Pressure Test. Qui sbaglia la preparazione del piatto stellato degli chef Alfonso ed Ernesto Iaccarino, due stelle Michelin, e viene eliminata.
«Ci sono storie di sconfitte e storie di mancate vittorie. E poi ci sono le vittorie, quelle belle, come la mia. Esageriamo: Masterchef per me è metafora di vita» scrive Giulia nella sua pagina Facebook. E racconta: «Anzitutto è letteralmente capitata e poi vi si trova un caleidoscopio di umanità a confronto. Ma alla fine ti insegna che prima di tutto ci sei tu, o meglio, prima di tutto viene il confronto con te stesso, il vero ed unico punto di partenza e arrivo. Il tuo mondo e le tue fragilità sono il main course della cena stellata che viene servita ogni giovedì sera». «Certo, potessi riavvolgere il nastro e arrivare psicologicamente più preparata forse il percorso avrebbe avuto altri approdi o forse anche no! Le cose accadono quando devono accadere e ciò che accade ti cambia». Ma poi, salta fuori la sua forza: «Ho vinto un bastimento di autostima, di amicizie fraterne, incontri illuminanti, sguardi paterni, sorrisi complici e sinceri. Appreso tecniche, saperi e sapori e conquistato una Giulia nuova. Ora sono ancora più consapevole, più folle, più affamata. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, reagire è divino».