Treno deragliato a Mestre, la nebbia e la manovra sbagliata

Venerdì 14 Febbraio 2020 di Davide Tamiello
Treno deragliato a Mestre, la nebbia e la manovra sbagliata

MESTRE - Lì, in quel punto, i binari non ci sono più. Terminate le rotaie, inizia la massicciata. Ed è lì, l'altra sera, che un treno passeggeri in manovra (vuoto, quindi, macchinisti a parte) è finito per incastrarsi. Che cosa sia accaduto lo verificheranno, nei prossimi giorni, le indagini interne di Reti ferroviarie italiane. Quel che più conta, al momento, è che il deragliamento di giovedì sera non ha avuto conseguenze particolarmente gravi: non ci sono stati feriti e non ci sono state ripercussioni sul traffico ferroviario. 

Resta il fatto che ieri, sulla strada per Venezia, quel convoglio da una quindicina di vagoni, arenato tra le stazioni di Mestre e Porto Marghera, ben visibile all'altezza della Fincantieri, ha lasciato perplesso più di qualche pendolare. Inevitabile tornare con la mente a quel drammatico 6 febbraio di Lodi in cui due macchinisti hanno perso la vita a causa del deragliamento di un Freccia Rossa. Niente di tutto ciò nel caso mestrino: qui si è trattato di un incidente di manovra a velocità estremamente ridotta. 

NEBBIA
Mercoledì sera, intorno alle 23, il treno, un regionale, aveva scaricato tutti i suoi passeggeri e terminato la sua corsa. Doveva essere posizionato in un'area di parcheggio, appunto tra le due stazioni. Qualcosa, però, non ha funzionato: il treno è uscito dai binari, in quel punto, proprio perché non ci sono. A quell'ora si era alzata una nebbia densa che, con ogni probabilità, ha complicato la visibilità di chi stava operando. Da quanto ricostruito in queste prime fasi (ma seguiranno approfondimenti da parte delle Ferrovie) il treno avrebbe semplicemente dovuto fermarsi prima per non sconfinare nella massicciata. Fortunatamente, la velocità era talmente bassa che non si è fatto male nessuno. Ieri anche la Polfer ha effettuato un sopralluogo sul convoglio. Rfi, cercherà di verificare cosa possa aver provocato l'incidente, se possa esserci stato anche qualche guasto alla segnaletica luminosa. Ieri notte, i tecnici e gli operai di Rfi hanno lavorato a lungo per disincagliarlo. 

«ASPETTIAMO L'INCHIESTA»
«Si è trattato di un banale incidente di manovra, come ne accadono tanti in questo settore - commenta Emilio Brindisi, segretario regionale dell'Ugl - solo che questa volta è successo a un treno passeggeri, mentre di solito si verifica con treni merci nei parchi ferroviari. La differenza è che questa volta, in quel punto, si è visto. Ma non c'è stato pericolo per nessuno». Ma cosa può aver causato l'incidente? «Aspettiamo l'inchiesta sull'episodio - continua - ma l'altra notte la nebbia ha sicuramente limitato la visibilità, e quel treno è proseguito oltre. Chi era alla guida avrebbe dovuto frenare prima, bisognerà capire perché non l'ha fatto. La velocità di approccio era corretta, altrimenti la motrice avrebbe riportato danni ben più seri». 
 

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