Governo, aria di crisi: i numeri se si andasse a votare subito

Venerdì 14 Febbraio 2020 di Mario Ajello
Governo, aria di crisi: i numeri se si andasse a votare subito
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Aria di crisi. Possibili elezioni anticipate se tutto dovesse precipitare. Se si dovesse andare a votare,  la situazione sarebbe questa. Secondo la media dei sondaggi elaborata da YouTrend. Il centrodestra sfiora la maggioranza assoluta, con il 49,2%, perdendo 0,3 punti rispetto a due settimane fa. Le forze attualmente al governo, invece, sono al 41,9% e guadagnano 0,2 punti. La partita delle urne vedrebbe trionfare insomma Salvini, Meloni e Berlusconi. Quanto ai voti di partito, la Lega è sempre sopra al 30% con il suo 34,4, e il Pd seconda forza politica, Fdi in crescita e M5s ancora in calo. 

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La novità è che, per la prima volta da tanto tempo, il Partito democratico riduce il distacco a meno di dieci punti: i democratici guadagnano infatti un 1,1% rispetto a quindici giorni fa e si attestano al 20,6%, vale a dire 9,8 punti in meno della Lega. Il dato è significativo perché conferma una tendenza di fondo che va avanti da mesi, per i due partiti. La Lega resta senz'altro in cima alle preferenze degli italiani, ma era arrivata a toccare il 37,7% dopo il boom delle europee. Poi aveva avuto un primo calo nei sondaggi dopo la decisione di Salvini di aprire la crisi di governo la scorsa estate, scendendo intorno al 32%. Tra ottobre e novembre la Lega aveva recuperato qualcosa, tornando vicina al 34% delle europee, ma da metà dicembre è ripreso il calo, fino appunto al 30,4% del 13 febbraio. Al contrario, il Pd da settimane recupera punti. Il partito di Zingaretti aveva accusato la scissione di Matteo Renzi di settembre, passando dal 22,5% al minimo del 18,7% dello scorso 19 dicembre. Quindi una graduale risalita, che si è rafforzata dopo il voto in Emilia Romagna e nonostante le polemiche sulla prescrizione delle ultime settimane.

D'altro canto, se la Lega sembra assestarsi sotto ai livelli delle europee va registrata anche la continua crescita di Fdi: il partito di Giorgia Meloni è in assoluto quello che nei sondaggi ha guadagnato di più rispetto al dato delle urne dello scorso maggio, arrivando nell'ultima supermedia a toccare l'11,5%, quasi il doppio dei voti presi alle elezioni per il Parlamento europeo.

Ancora male, invece, M5s. I 5 stelle erano crollati dopo le europee e avevano recuperato un po' con la nascita del governo "Conte due". Pian piano, però, sondaggi per i 5 stelle hanno di nuovo virato verso il basso e il dato dell'ultima supermedia fa segnare un 14,3% che rappresenta il livello minimo da anni. Variazioni minime, invece, per gli altri partiti. Fi si attesta intorno al 6% (6,3% per la precisione) e Italia viva di Renzi fa segnare un 4,3%, in calo di 0,1 punti rispetto a due settimane fa. Stabile anche la Sinistra col 2,7% (-0,1), cedono qualcosa Azione di Carlo Calenda, al 2,1% contro il 2,4% di quindici giorni fa, e Più Europa, all'1,8% (-0,5).

Ultimo aggiornamento: 10:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA