Coronavirus, guarita una bambina di quattro mesi: il totale a quota ​4.284

Martedì 11 Febbraio 2020
Coronavirus, guarita bambina di quattro mesi: il totale a quota 4.284

Buone notizie sul fronte del coronavirus. Una bambina di quattro mesi contagiata dal nuovo coronavirus è stata dimessa dall'ospedale oggi nella provincia di Hainan, in Cina meridionale. Il Peoplès Hospital di Haikou, nel capoluogo della provincia, ha confermato che la bimba è la più giovane paziente della provincia a contrarre la polmonite causata dal nuovo coronavirus. La paziente è tornata ad Haikou dopo aver viaggiato con la sua famiglia nella città di Xiaogan, una città della provincia di Hubei, e le è stata diagnosticata l'infezione da nuovo coronavirus il 27 gennaio quando aveva solo tre mesi. Alla mezzanotte di ieri, la provincia ha riportato 142 casi confermati del nuovo coronavirus e tre decessi. Un totale di 19 persone sono state dimesse dall'ospedale in seguito alla guarigione. Il totale delle guarigioni nel mondo è salito così a quota 4.284 persone.

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E intanto ha rivelato la sua identità e ha annunciato attraverso i media di essere guarito il cittadino britannico individuato nei giorni scorsi come fonte di contagio da coronavirus per diversi connazionali.

L'uomo si chiama Steven Walsh e resta per ora ricoverato - come la sua famiglia resta in isolamento - «per precauzione». Ma la notizia della guarigione è stata confermata al servizio sanitario (Nhs). Vari contagi di pazienti britannici sono avvenuti in Alta Savoia (Francia), dove Welsh - reduce da Singapore - avrebbe infettato altri turisti. Commerciante residente a Hove, nell'East Sussex inglese, Steve Walsh risulta aver contratto il coronavirus durante il viaggio a Singapore e aver poi contagiato 5 connazionali incontrati in un resort francese della Savoia durante una successiva vacanza sulla neve, nonché uno a Maiorca, e altri 5 al ritorno in Gran Bretagna. Nessuna delle persone in questione è al momento in gravi condizioni, precisano peraltro fonti dell'Nhs, il servizio sanitario nazionale britannico. In un comunicato diffuso dal Guy's Hospital di Londra, dove l'uomo sta completando adesso la convalescenza in quarantena, Walsh ringrazia la stessa Nhs per le cure ricevute e aggiunge, rivolgendosi ai media: «Mi è stato consigliato di restare in isolamento in ospedale nonostante non abbia più sintomi e poi, per un periodo, in ulteriore auto-isolamento a casa». Assicura di essersi rivolto ai medici e sottoposto all'isolamento «non appena informato della diagnosi». Conferma quindi che anche la famiglia è allo stato «in quarantena per precauzione» e chiede «ai media di rispettare ora la nostra privacy».





Mappa realizzata da Johns Hopkins University

Ultimo aggiornamento: 14:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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