Mai così poche nascite in Italia, cala ancora la popolazione: 116 mila residenti in meno

Martedì 11 Febbraio 2020
Istat, 116 mila residenti in meno in Italia nel 2020: mai così poche nascite

Il 2019 si candida a passare alla storia come l'anno dei record negativi. Non solo si è registrato il minor numero di nascite di sempre (appena 435 mila), ma è avvenuto anche il ricambio naturale più basso degli ultimi 102 anni. In un Paese da 60,3 milioni di abitanti (di cui 5,4 milioni stranieri) dove continua inesorabile il calo della popolazione: -116 mila persone in un anno. I dati dell'Istat mostrano un'Italia con un evidente problema di denatalità, sul quale è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Va assunta ogni iniziativa per contrastare questo fenomeno», ha detto il capo dello Stato spiegando che si rischia un indebolimento del «tessuto del nostro Paese. Chi è anziano come me - commenta Mattarella - ha ben presente l'abbassamento di scala della natalità nelle generazioni.

Due generazioni prima della mia, i figli erano numerosi; poi si sono ridotti ancora. E questo è un problema che riguarda l'esistenza del nostro Paese. Quindi le famiglie non sono il tessuto connettivo dell'Italia, le famiglie sono l'Italia. Perchè l'Italia non è fatta dalle Istituzioni ma dai suoi cittadini, dalle persone che vi vivono».

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Il rapporto
L'annuale rapporto dell'Istituto di statistica mostra un Paese dove fare figli è sempre più difficile. L'età media delle madri si attesta sui 32,1 anni, con i tassi di fecondità che «continuano a mostrare un sostanziale declino nelle età giovanili (fino a circa 30 anni) e un progressivo rialzo in quelle più anziane (dopo i 30)». Secondo i dati dell'Istat, fanno più figli le donne ultraquarantenni di quanti ne facciano le giovani sotto i 20 anni. Un dato, quello della detanalità, che sarebbe ancora più marcato se non ci fosse il contributo alle nascite da parte delle donne immigrate. Circa un quinto di bimbi nati nel 2019, infatti, ha madre straniera. Tra queste nascite, pari a un totale di 85 mila, 63 mila sono quelle prodotte con partner straniero (che quindi incrementano il numero di nati in Italia con cittadinanza estera), 22mila quelle con partner italiano.
Un dato positivo, invece, arriva dalla speranza di vita che sale di un mese attestandosi a 85,3 anni per le donne e a 81 per gli uomini. Si segnala, inoltre, un ulteriore rialzo dell'età media: 45,7 anni al primo gennaio 2020.

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Nord e Sud
Dati incoraggianti che, se analizzati, portano però ad un'Italia sempre più divisa in due, con il Nord in continua crescita e il Sud alle prese con una speranza di vita più bassa e uno spopolamento conseguenza delle migrazioni interne. Lo sviluppo demografico più importante lo fanno segnare le province autonome di Bolzano e Trento, mentre Molise e Basilicata hanno perso in un anno addirittura l'1% della popolazione. L'Istat registra un aumento anche degli italiani che vanno all'estero. Nel 2019 sono stati 120 mila, tremila in più dell'anno precedente. Il saldo migratorio con l'estero resta comunque positivo per 143 mila unità, «in virtù del fatto che a fronte di 307 mila iscrizioni anagrafiche dall'estero si hanno solo 164 mila cancellazioni - sottolinea l'istituto -. Il dato risulta in evidente calo se confrontato con quello del biennio precedente (in media oltre 180mila unità aggiuntive annue) e persino al di sotto della media degli ultimi cinque anni (+156mila)». «Il 2019 - spiega comunque l'Istat - è un anno nel quale le tendenze demografiche risultano da un punto di vista congiunturale in linea con quelle mediamente espresse negli anni più recenti».

Residenti
Richieste di misure di sostegno alle donne e alle famiglie sono arrivate dal mondo della politica, mentre Save The Children lancia l'allarme sullo «smottamento demografico». «Il nostro è un Paese che continua ad invecchiare e questo - spiega l'associazione - ci deve far riflettere: in Italia nascono pochi bambini e hanno in media genitori più anziani rispetto al passato, anche in considerazione delle difficoltà per i più giovani di raggiungere l'autonomia necessaria per sostenere un nuovo nucleo familiare». Continua a diminuire la popolazione residente in Italia, scesa al 1° gennaio 2020 a 60 milioni 317 mila, La popolazione, che risulta ininterrottamente in calo da cinque anni consecutivi, registra nel 2019 una riduzione pari al -1,9 per mille residenti. La riduzione si deve al rilevante bilancio negativo della dinamica naturale (nascite-decessi) risultata nel 2019 pari a -212mila unità, solo parzialmente attenuata da un saldo migratorio con l'estero ampiamente positivo (+143mila). Nel 2019 è stato registrato il livello più basso di «ricambio naturale» degli ultimi 102 anni. A fronte di 435mila nati vivi, sono stati registrati 647mila decessi. Il numero medio di figli per donna è di 1,29, mentre è di 32,1 anni l'età media al parto.

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Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 08:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA