Imprese gratis ai giovani nelle valli disagiate, in un minuto esauriti tutti i contributi

Domenica 9 Febbraio 2020 di Marco Agrusti
Il borgo di Erto, in provincia di Pordenone, è tra i comuni svantaggiati
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PORDENONE - C’era anche chi aveva avanzato dei dubbi, parlando di un’iniziativa di corto respiro e senza prospettive di successo. Ma la montagna pordenonese ha dimostrato di avere sete di impresa, di lavoro, di rinascita. E un numero, totalizzato nell’arco temporale di un minuto (letteralmente), ha messo la firma su una nuova stagione per la piccola imprenditoria nelle valli: il numero è il 180 e corrisponde alle domande di finanziamento presentate alla Regione da imprenditori sotto i 41 anni nei primi 60 secondi di apertura del nuovo bando promosso dall’assessore Stefano Zannier

IL SUCCESSO
Le domande potevano essere presentate dalla mezzanotte del primo febbraio, ma neanche il più ottimista degli assessori poteva immaginare un assalto simile. Ragazzi e ragazze, giovani uomini e giovani donne, 180 persone che hanno letto i dettagli del bando e hanno scelto di vivere in montagna per almeno 5 anni, a patto di avviare o rilevare un’impresa agricola o forestale. Perché è di questo che si tratta, di una scelta di vita ancor prima che di un’opportunità economica. E ora la difficoltà starà tutta nel fatto di riuscire, con soli 800mila euro a disposizione, a soddisfare tutti. «Siamo entusiasti del successo della nostra iniziativa - ha commentato l’assessore regionale Stefano Zannier - e già oggi possiamo promettere di avere a disposizione un piano per rifinanziare l’iniziativa, sia in fase di assestamento di bilancio che quando saremo chiamati a redigere la legge di stabilità». Parole di chi ha ottenuto una conferma in merito alla bontà dell’iniziativa, pensata per salvare le valli che si stanno spopolando attraverso un piano che riporti al centro le imprese, quindi il lavoro stabile. 

La montagna sta "morendo", case e negozi in vendita a 1 euro per salvarla

I FONDI
Le 180 persone che hanno dichiarato su carta la loro volontà di credere in un futuro lavorativo lontano dalla pianura dovranno attendere ancora qualche settimana. Gli uffici della Regione, vista la mole di domande, non hanno ancora fatto in tempo ad esaminarle tutte. Ma c’è già una prima assicurazione: «I finanziamenti sino alla copertura totale dei 800mila euro previsti dal provvedimento iniziale - promette Zannier - saranno erogati immediatamente. Poi si penserà al rifinanziamento e alla precedenza di chi è attualmente in lista». 

I CRITERI
Gli imprenditori al di sotto dei 41 anni che vorranno avviare un’impresa agricola o forestale oppure rilevarne una nei comuni montani potranno farlo praticamente gratis.

La Regione pagherà dall’80 al 100 per cento dell’investimento. A condizione che i giovani imprenditori interessati risiedano almeno per cinque anni nei comuni oggetto del provvedimento, altrimenti i soldi dovranno essere restituiti. I contributi si riferiranno ai paesi economicamente svantaggiati di categoria B e C: sono in tutto 83, dal confine sloveno a quello veneto. Il finanziamento pubblico sarà a fondo perduto: si arriverà ad esempio a 20mila euro per le imprese produttive (quindi attività dedicate alla produzione e vendita di prodotti ortofrutticoli) e fino a 200mila per le imprese che si dedicano alla trasformazione dei prodotti stessi. Tra le spese che potranno rientrare nell’ambito della nuova normativa c’è un po’ di tutto: dall’acquisto di terreni o macchinari, alle spese tecniche e di gestione. Basterà compilare la domanda in Regione. Il contributo coprirà anche l’acquisto dei terreni da parenti non in linea diretta.

Ultimo aggiornamento: 12:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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