Rugby, Sei Nazioni, Galles micidiale, la nuova Italia asfaltata 42-0

Sabato 1 Febbraio 2020 di Paolo Ricci Bitti
Luca Bigi

CARDIFF Galles micidiale, Italia inizialmente velleitaria e anche intraprendente con la doppia regia di Allan e Canna, ma poi costretta a inseguire per tutto il primo tempo che arriva al the sul pesantissimo 21-0.

LA CRONACA 


I MARCATORI
3' 3-0  c.p. Biggar
11' 6-0 c.p. Biggar
14' 9-0 c.p Biggar
18' 14-0 m. J.Adams
30' 21-0 m. J.Adams tr. Biggar
Secondo tempo
59' 28-0 m. Tompkins tr. Biggar
76' 35-0 m. North tr. Halfpenny
82' 42-0 m. J.Adams tr. Halfpenny


I Dragoni sono chirurgici nel bloccare le iniziative degli azzurri: hanno in Tipuric e Wainwright più tentacolari di un'idra nel fermare a terra i giocatori azzurri in avanzamento che pure dovrebbero essere meglio sostenuti. Il risultato è che l'Italia gioca e i gallesi segnano punti grazie ai penalty concessi a macchinetta dall'arbitro inglese Pearce che nel dubbio sceglie sempre i Dragoni. Al 14' siamo già sul 9-0 e si perdono nella memoria gli attacchi anche ben orchestrati dall'Italia che il nuovo ct Franco Smith ha ben allestito.

Bene il mediano di mischia Braley, ottime le terze linee Polledri, Negri e Steyn, ma poi il fuoco azzurro si spegne nell'attimo decisivo. La differenza scaturisce dalla classe sopraffina di stelle come Halfpenny e Biggar  che letalmente sfruttano ogni occasione: la prima meta di Josh Adams sboccia da un'azione in prima fase da touche al 18', la seconda da un gioco di prestigio di Biggar che poi infila anche l'angolatissima trasformazione. All'alba del 40' prima vera occasione azzurra da penaltouche: ci proviamo due volte, ma l'efficacia della manovra non c'è proprio. Fin troppo facile per il Galles. 

LE FORMAZIONI
Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 Johnny McNicholl, 13 George North, 12 Hadleigh Parkes, 11 Josh Adams, 10 Dan Biggar, 9 Tomos Williams, 8 Taulupe Faletau, 7 Justin Tipuric, 6 Aaron Wainwright, 5 Alun Wyn Jones (c.), 4 Jake Ball, 3 Dillon Lewis, 2 Ken Owens, 1 Wyn Jones
A disp. 16 Ryan Elias, 17 Rob Evans, 18 Leon Brown, 19 Cory Hill, 20 Ross Moriarty, 21 Rhys Webb, 22 Jarrod Evans, 23 Nick Tompkins
Allenatore Wayne Pivac

Italia: 15 Matteo Minozzi, 14 Leonardo Sarto, 13 Luca Morisi, 12 Carlo Canna, 11 Mattia Bellini, 10 Tommaso Allan, 9 Callum Braley, 8 Abraham Steyn, 7 Jake Polledri, 6 Sebastian Negri, 5 Niccolò Cannone, 4 Alessandro Zanni, 3 Andrea Lovotti, 2 Luca Bigi (c.), 1 Giosuè Zilocchi

A disp. 16 Federico Zani, 17 Danilo Fischetti, 18 Marco Riccioni, 19 Marco Lazzaroni, 20 Dean Budd, 21 Giovanni Licata, 22 Guglielmo Palazzani, 23 Jayden Hayward
Allenatore Franco Smith

Arbitro Luke Pearce (Inghilterra)
TMO: James Leckie (Australia)


LA PRESENTAZIONE
CARDIFF Piove, il tetto del possente stadione è stato chiuso indispettendo Dio che non potrà vedere il rugby, il gioco più amato nel Regno dei Cieli e per di più oggi qui a Cardiff, qui al di là della Manica, non siamo più nell'Unione Europea dopo che nella notte è scattata definitivamente la Brexit. Ah, come il solito il pronostico è peggio della grandine per gli azzurri che per la 21ma volta si avventurano nel Sei Nazioni: contro il Galles (diretta DMax dalle 15.15), secondo i bookmaker, perderemo di almeno 20 punti.

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Eppure sopra agli azzurri il cielo è sereno, almeno nell'attitudine con cui l'assai rinnovato gruppo dell'Italia si appresta a sfidare i terribili Dragoni. Di più: non mancano persino le sorprese nel cilindro del neo ct dell’Italia, Franco Smith, per reggere l’urto del Galles campione in carica del Sei Nazioni .

È la 101ma partita dell’Italia nel Sei Nazioni quella di oggi al Principality Stadium contro i Dragoni, ma di già visto in realtà c’è solo l'annunciata sconfitta che porterà la striscia nera a quota  23, con l'ultima vittoria scritta sul marmo nel remoto 2015. Il resto, invece, è tutto nuovo a cominciare dal fatto che ieri sera gli azzurri sono andati a letto nell’Unione Europea e questa mattina si sono svegliati fuori di essa. The Championship, però, esiste da ben prima della Ue e della Brexit (primo match nel 1883) e continuerà ancora a fare da formidabile collante fra Regno Unito (Inghilterra, Scozia e Galles), Irlanda (un unica nazionale per tutta l’isola), Francia e Italia: una bella fetta di Europa, insomma, unita da mete e placcaggi. 



E poi l’Italia ha cambiato ct ingaggiando il sudafricano con ampio uso d’Italia, Franco Smith, e il capitano: dall’eterno Sergio Parisse, che tornerà in campo nell’ultimo turno il 14 marzo contro l’Inghilterra per salutare la maglia azzurra portata 138 volte, al tallonatore di Reggio Emilia, Luca Bigi. 

«Forza ragazzi, positivi!» ha detto proprio il nuovo condottiero, 27 anni, ragioniere e interprete, al drappello dei cronisti suiveurs dopo aver catechizzato a lungo nell’ultimo allenamento i compagni stretti a cerchio al centro del maestoso Principality Stadium con il tetto chiuso per la pioggia. «Certo che sarò emozionato fino al midollo giocando per la prima volta in questo tempio davanti ad almeno 69mila fedeli - ha detto ancora Bigi - ma in questi giorni mi hanno fatto molto piacere i messaggi di ex capitani quali Sergio, Troncon, Ghiraldini, Bortolami e anche quello dell’ex ct O’Shea. Il Galles è fortissimo, lo sappiamo, è campione in carica, ma state certi che ci faremo valere. Con Franco abbiamo anche preparato qualche sorpresa».



Ovvero la doppia regia (Allan e Canna) e qualche stratagemma in touche per fronteggiare le torri gallesi, le più forti del Torneo, che si troveranno di fronte il più veterano degli azzurri, Alessandro Zanni, 36 anni ieri, e il più giovane, la matricola Niccolò Cannone, 21 anni, un colosso dall’inaudito coraggio. Gli stessi Dragoni, inoltre, non nascondono di temere la freccia Minozzi, star nel campionato inglese.

«Puntiamo a dare unità e identità alla nazionale - ha aggiunto il ct Smith- I primi segnali, inquesto cammino di rinnovamento, sono convincenti». 

IL CALENDARIO
Primo turno (dirette DMax). Oggi alle 15.15 Galles-Italia, alle 17.45 Irlanda-Scozia; domani alle 16 Francia-Inghilterra

 

Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 12:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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