Arbitri aggrediti a Padova e Verona: in Veneto scatta lo sciopero

Venerdì 31 Gennaio 2020 di Andrea Miola
Arbitri aggrediti a Padova e Verona: in Veneto scatta lo sciopero
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PADOVA - Si è superato ogni limite e ora i dilettanti veneti del calcio si fermano. Per il momento un quarto d'ora, sperando che basti. Dopo i pesantissimi verdetti del giudice sportivo arriva la dura presa di posizione di chi governa il calcio regionale, pronto a prendere provvedimenti drastici dopo i tre gravi episodi che hanno segnato drammaticamente lo scorso week end nei campi dilettantistici, con tre arbitri aggrediti da giocatori o dirigenti. Il primo passo è un'iniziativa simbolica e di sensibilizzazione: domenica il calcio d'inizio sarà ritardato di quindici minuti tutte le partite dall'Eccellenza alla Terza categoria, passando per quelle giovanili, di calcio a 5 e femminile. L'occasione per pronunciare un forte no alla violenza.

La decisione è stata presa di concerto dal presidente del Comitato regionale della Federazione Giuseppe Ruzza e da quello del Comitato regionale dell'Associazione italiana arbitri Dino Tommasi insieme ai numeri uno delle varie delegazioni provinciali. «Tutto il mondo del calcio veneto si legge nella loro nota - esprime la propria vicinanza affettuosa ai tre giovani arbitri che hanno terminato la propria domenica di sport in un pronto soccorso, vittime di vili aggressioni fisiche durante le gare, e a tutti gli arbitri, insostituibili figure del nostro sport».

STANGATE
Due episodi nel Veronese, uno in provincia Padova. A Galliera in Prima categoria, durante la partita tra la squadra di casa e la Fontanivese San Giorgio, il giocatore dei padovani Gianluca Fabris, appena espulso, ha colpito al volto l'arbitro Carlo Dei Tos di Conegliano, facendolo cadere a terra e costringendolo a sospendere l'incontro, poi vinto a tavolino dalla squadra ospite. Per il calciatore una squalifica fino al 28 aprile 2022. 

Un lungo stop fino al 31 maggio 2021 anche per Patric Cavalletti della Gabetti Valeggio che nel corso dell'incontro di Seconda categoria sul campo del Verona International ha rifilato una testata al direttore di gara Valentino Locatelli di Legnago, dopo essersi strattonato con un dirigente avversario. Ancora più grave, perché il protagonista in negativo è stato questa volta il presidente di un club (Stefano Bressan dell'Aurora Cavalponica) quanto successo al termine del match di Promozione contro il Nogara, con l'assistente Davide Baggio di Bassano strattonato per la maglia e colpito da uno schiaffo al volto mentre stava raggiungendo l'auto al parcheggio. «Vogliamo fermare per un breve tempo l'inizio delle nostre gare prosegue la nota di arbitri e Figc - per avere la possibilità di trasmettere tre semplici messaggi che andranno letti in ogni campo, contro ogni forma di violenza e discriminazione, contro le aggressioni nei confronti degli ufficiali di gara e a favore dei veri valori del calcio, dove la ricerca della vittoria deve essere accompagnata sempre dal rispetto dell'avversario e dalla accettazione della sconfitta e dell'errore».

«Un comportamento del genere non è in alcun modo ammissibile aggiunge il presidente Ruzza e siamo tutti veramente amareggiati, anche perché ci eravamo illusi che su questo fronte le cose stessero andando meglio. Questa esasperata ricerca del risultato porta a degenerazioni violente, nonostante tutto quello che facciamo. Personalmente credo molto nel lavoro con le società, andiamo a trovarle e trattiamo sempre l'argomento, ma poi basta uno scatto, una molla, e si rovina tutto». Non mancano i provvedimenti anche da parte società coinvolte: «A prescindere dalla squalifica le parole del presidente del Galliera, Francesco Bracciale il calciatore colpevole dell'aggressione non giocherà più con noi. La nostra società si dissocia completamente da quanto è accaduto».
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