Fratelli gemelli da un secolo: Maria Antonia e Severino festeggiano 100 anni

Mercoledì 29 Gennaio 2020 di Silvia Moscati
I fratelli gemelli Maria Antonia e Severino Centenaro hanno spento domenica scorsa 100 candeline
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MOGLIANO - I gemelli Centenaro hanno compiuto 100 anni con una verve davvero invidiabile. «La ricetta di lunga vita? Essere attivi e fare molto movimento. Mangiamo caffelatte e panbiscotto tutte le mattine e le sere. A pranzo, pasta, verdure e anche un musetto ogni tanto» racconta Maria Antonia - Sono bisnonna di Francesco, 6 anni, e Mattia ne che farà 5 a giugno. Una vita lunga vale la pena di viverla solo se si sta bene».
Un legame speciale il loro. «Quando mio fratello Severino era andato in guerra, in Marina, la sua nave fu subito colpita. A casa tutti pensavano che fosse morto ma io in cuor mio sentivo che era vivo e continuavo a vestirmi con abiti colorati - continua - La gente mi criticava perché si aspettava che portassi il lutto ma io sapevo che Severino era vivo. Poi abbiamo avuto la notizia che era stato fatto prigioniero e rimase via per 7 anni. È tornato dopo che la guerra era finita da un pezzo».
Domenica scorsa Maria Antonia e Severino hanno festeggiato con le rispettive famiglie un traguardo al quale sono arrivati da soli, tra sette fratelli, originari di Mirano (Venezia). A casa di Maria Antonia si è brindato anche per il compleanno di suo marito, Ruggero Nube, che il 21 gennaio, ha compiuto 99 anni. «Ci siamo incontrati per caso in un’osteria vicino a casa nostra, era dopo l’8 settembre del 1943 e lui faceva il pompiere per non andar nei campi di lavoro dei tedeschi. Io lavoravo come aiuto sarta e non sapevo che lui aveva un anno di meno. Mai mi sarei messa insieme con uno più giovane ma lui me lo ha detto solo un anno dopo» – racconta Antonia»
Per andare a trovare la bella Maria, Ruggero partiva da casa sua a Venezia a piedi e percorreva la strada fino a Mirano, racconta la figlia Vanna. «I miei genitori si sono sposati nel 1951 e il prossimo anno, insieme ai 100 anni di papà, saranno anche 70 anni di matrimonio». Quasi contemporaneamente, anche il gemello Severino si era sposato con la moglianese Flora Bison e lavorando per l’azienda di trasporti Actv si era trasferito a Mestre mentre Maria Antonia e Ruggero andarono ad abitare a Venezia. Trenta anni fa a Antonia è stato diagnosticato un tumore al seno. «Quando me lo ha detto – racconta la figlia Vanna – mi sono sentita male ma la mamma era tranquilla. Ha superato molto bene l’operazione e la radioterapia. Cinque anni dopo, il tumore si è ripresentato ed è stata necessaria un’altra operazione. I medici sono rimasti stupiti per il decorso subito favorevole alla completa guarigione e sono convinti che l’umore, sempre ottimista, e la forza della mamma, siano state le sue vere medicine». Una decina di anni fa, i coniugi si sono traferiti a Mogliano dove viveva già da molti anni la figlia. Ruggero ha sempre avuto l’hobby della pesca ed è stato fino a qualche anno fa, insieme alla moglie Antonia, un assiduo frequentatore del Centro Anziani di Mogliano. Mantiene il suo splendido carattere allegro anche ora che ha qualche problema di salute.
Severino vive ancora a Mestre, da solo. È rimasto vedovo una decina d’anni fa dopo aver accudito amorevolmente, durante la sua lunga malattia, la moglie Flora. Ogni giorno va in giro in bicicletta e a far le spese, si cucina i pasti e si arrangia anche in qualche faccenda domestica. Soddisfatto della sua autonomia, accetta solo saltuariamente l’aiuto dalla figlia che vive a Treviso, mentre l’altra abita a Bologna. 
Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 09:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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