Negozi a Venezia, altre due chiusure in centro storico. Oggi è l'ultimo giorno di Spada

Domenica 26 Gennaio 2020 di Claudia Meschini
L'ingresso di Spada in campo San Bartolomio
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VENEZIA - Ultimo giorno di apertura oggi per il punto vendita veneziano dell’azienda di abbigliamento maschile Spada Roma, un marchio made in Italy nato nel 1986 che solo pochi anni fa aveva aperto un negozio in città, in campo San Bartolomeo occupando gli spazi che erano stati prima di Vodafone.
Una linea, quella di Spada Roma, caratterizzata da un buon rapporto qualità-prezzo, materiali ricercati, cura nei dettagli, arte sartoriale classica ed attenzione alle ultime tendenze, tutte caratteristiche che, in breve, hanno conquistato il cliente locale così come il turista di passaggio. Ma non è bastato. Sia il responsabile che i dipendenti del negozio non hanno voluto rilasciare dichiarazioni per spiegare la decisione, impegnati com’erano a soddisfare le richieste del numerosissimi clienti che ieri hanno affollato il negozio. Il motivo della chiusura potrebbe comunque essere legato, come in altri casi in città, all’aumento del canone d’affitto dei locali.

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LE ULTIME FOTO
Non ha invece chiuso a causa dell’affitto Foto Video Bomber, il negozio e laboratorio di fotografia di Maurizio Rosso in Fondamenta Minotto, a Santa Croce. «Mio padre Gastone iniziò l’attività di fotografo nel 1959 alla Giudecca per poi aprire la prima bottega qui al Gaffaro nel 1962. Nel 1992 abbiamo avviato il negozio attuale, Foto Video Bomber - spiega Maurizio Rosso - personalmente ho iniziato ad affiancare mio padre nel 1979, e ora dopo 45 anni di lavoro ritengo sia giunto il momento di chiudere, e non solo perchè dopo tanti anni di attività desidero avere più tempo per me e la mia famiglia. Qui a Venezia negli anni ’80 c’erano 40 laboratori di fotografia, oggi se ne contano quattro o cinque, purtroppo le nuove tecnologie hanno “ammazzato” il lavoro del fotografo tradizionale, mentre prima si stampavano e sviluppavano foto chimicamente, oggi si usano metodi più costosi, che hanno anche necessità di manutenzione, le stampanti a getto d’inchiostro, di conseguenza il nostro guadagno si è ridotto di due terzi».

A SAN POLO
Technifoto, lo storico laboratorio di fotografia in Calle dei Saoneri a San Polo ha deciso di cedere una delle due botteghe, quella aperta nel 1972. «Mio padre Walter aveva iniziato giovanissimo, come garzone di bottega, a lavorare nel negozio di fotografia ai Santi Apostoli dello zio Gino Vitturi (ex presidente della Confartigianato di Venezia, scomparso nel 2015, ndr). Da semplice garzone si è trasformato in un grande fotografo, specializzato soprattutto in foto industriali, lavori commissionati da grandi studi fotografici. Nel 1972 ha aperto la prima bottega in calle dei Saoneri, un laboratorio dedicato al bianco e nero, circa vent’anni fa affiancato dall’attuale negozio, dove da 30 anni lavoro anch’io», spiega Francesco Vitturi. La bottega più piccola, quella che i Vitturi hanno deciso di cedere, ha rappresentato in questi ultimi 20 anni una vetrina dei vari lavori svolti da Walter e Francesco Vitturi. In esposizione, sino a pochi mesi fa, anche un’interessante collezione di macchine fotografiche d’antiquariato. «Purtroppo gli affitti a Venezia continuano a salire, il turismo non è più quello di una volta e nemmeno i clienti locali. Sono tante le persone che a causa del digitale e degli smartphone non stampano più foto, oppure vengono a vedere le nostre macchine fotografiche per poi acquistarle su internet. Noi, per fortuna, “reggiamo” ancora perchè il nostro lavoro è molto diversificato, stampiamo immagini per mostre fotografiche, facciamo scansioni Virtual Drum di alta qualità, foto professionali e servizi fotografici di vario tipo, trasformiamo i vecchi film in Dvd e molto altro. Nonostante ciò una delle due botteghe siamo costretti a cederla, mi auguro che a subentrare sia un artigiano come noi».

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Ultimo aggiornamento: 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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