Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

La barca Eleventy della moda sul mare "'infinito" di Leopardi

Venerdì 24 Gennaio 2020 di Luciana Boccardi
'Calme, luxe , volupte’:  in un silenzio baudelairiano popolato di interventi  mai banali si è snodata l’intera esposizione di moda maschile, prima a Firenze e poi a Milano, rivolta - forse anche con eccessi di ripetitività -  all’esortazione  di rispetto per il sistema ecologico.  Sostenibile è il termine che più  frequentemente ci  è stato suggerito da stilisti e produttori, impegni di rispetto per l’ambiente, invenzioni  più o meno realizzabili  miranti a contenere eventuali  possibilità di inquinamento che la moda bandisce senza limiti. Tutto ormai deve essere “pulito”, “ antiinquinante” , “ bio”, “ eco”:  Greta   fino all’ossessione.   Fosse vero  ciò che  ci è stato promesso ed evidenziato nelle giornate di moda per il 2020-21 potremmo considerarci  tra i primi nel mondo  a  tenerlo  pulito.

 La moda non si ferma mai: però si sofferma, come abbiamo potuto verificare in questo tempo dedicato all’”uomo” , punteggiato di riferimenti alla pausa necessaria, alla riflessione, al ritorno a un tempo meno aggressivo, alla realizzazione di un  “modo maschile  più gentile e rilassato”  come lo ha suggerito Armani.
Alla fine dei  giochi  - che in questi giorni ci vedono spettatori  per l’alta moda femminile a Parigi - dal cappello della moda 2020-21 spunta un uomo “dolce e gentile” che nel linguaggio della moda  significa anche qualche concessione  a sovrapposizioni di genere.  Ma se  qualcosa di maschile in una mise destinata alla donna  può contribuire ad accentuare la femminilità così per  l’uomo, qualcosa di femminile non necessariamente crea  equivoci  più o meno voluti ma può semplicemente sottolineare qualcosa di meno  aggressivo, un  invito  alla dolcezza che sinceramente arriva  a proposito in un guardaroba  stretch, violento nelle forme e nei colori , che la dolcezza sembrava  averla del tutto dimenticata.
Riuscirà la moda a  rispettare - un impegno così grande?  Cucinelli  non ammette equivoci: “ moda non deve essere un imperativo  al quale sottoporsi   senza convinzione  ma una possibilità offerta a chi vuole sentirsi  giusto in un vestito giusto, a chi non vuole utilizzarla solo per comunicare ma per  sentirsi  à point  con se stesso”.  Collezioni green per stile e per i materiali impiegati è anche la conferma di Seventy,  “Think  green”, pensa  verde, era anche il titolo di uno spazio creato nell’ambito di Pitti  - con la partecipazione di Reda, leader nella produzione di tessuti sostenibili - per  ospitare riflessioni positive e propositive nel senso ecologico.   Una speciale installazione dell’architetto Caputo  come “punto e spunto concreto per riedificare e pensare  secondo una visione contemporanea” , uno spazio  animato  da talk, incontri, monologhi  e dialoghi.
A rendere anche più credibile la svolta intellettuale della moda alcuni riferimenti adottati dalle Maison persino per  le campagne pubblicitarie.  Quella di Eleventy  per il 2020-21 vuole  una barca che ...va, ricordando l’Infinito di Leopardi  che  nel  bicentenario della sua presentazione (1820-2020),  entra di fatto nelle citazioni  pubblicitarie della Maison. “Nella frenesia che  ci impone  il nostro settore  -  ha detto Marco Baldassarri , co-fondatore e direttore creativo  di Eleventy  -   è importante oggi recuperare momenti intimi di abbandono all’immaginazione per dare spazio alla creatività e credere in un futuro migliore”.
Che la moda  debba  diventare   sostenibile,  ecologica,  green,  adottando lavorazioni e formule che non inquinino il pianeta,  lo abbiamo abbondantemente  recepito, incoraggiati anche dalle parole del principe  Carlo d’Inghilterra  (patron della  “Campaign  for  wool”  a sostegno delle fibre naturali)  che dal video installato nella sala di Palazzo Vecchio,  all’ inaugurazione di Pitti,  ha esortato  tutti i produttori  di moda a scelte ecosostenibili.  Sarà davvero  così?  Quella barca che va - targata Eleventy -  portando il messaggio leopardiano  ci fa bene sperare:    ...”e il naufragar  m’è dolce  in questo mare”.
Calme, luxe , volupte’:  in un silenzio baudelairiano popolato di interventi  mai banali si è snodata l’intera esposizione di moda maschile, prima a Firenze e poi a Milano, rivolta - forse anche con eccessi di ripetitività -  all’esortazione  di rispetto per il sistema ecologico.  Sostenibile è il termine che più  frequentemente ci  è stato suggerito da stilisti e produttori, impegni di rispetto per l’ambiente, invenzioni  più o meno realizzabili  miranti a contenere eventuali  possibilità di inquinamento che la moda bandisce senza limiti. Tutto ormai deve essere “pulito”, “ antiinquinante” , “ bio”, “ eco”:  Greta   fino all’ossessione.   Fosse vero  ciò che  ci è stato promesso ed evidenziato nelle giornate di moda per il 2020-21 potremmo considerarci  tra i primi nel mondo  a  tenerlo  pulito.
 La moda non si ferma mai: però si sofferma, come abbiamo potuto verificare in questo tempo dedicato all’”uomo” , punteggiato di riferimenti alla pausa necessaria, alla riflessione, al ritorno a un tempo meno aggressivo, alla realizzazione di un  “modo maschile  più gentile e rilassato”  come lo ha suggerito Armani.
Alla fine dei  giochi  - che in questi giorni ci vedono spettatori  per l’alta moda femminile a Parigi - dal cappello della moda 2020-21 spunta un uomo “dolce e gentile” che nel linguaggio della moda  significa anche qualche concessione  a sovrapposizioni di genere.  Ma se  qualcosa di maschile in una mise destinata alla donna  può contribuire ad accentuare la femminilità così per  l’uomo, qualcosa di femminile non necessariamente crea  equivoci  più o meno voluti ma può semplicemente sottolineare qualcosa di meno  aggressivo, un  invito  alla dolcezza che sinceramente arriva  a proposito in un guardaroba  stretch, violento nelle forme e nei colori , che la dolcezza sembrava  averla del tutto dimenticata.
Riuscirà la moda a  rispettare - un impegno così grande?  Cucinelli  non ammette equivoci: “ moda non deve essere un imperativo  al quale sottoporsi   senza convinzione  ma una possibilità offerta a chi vuole sentirsi  giusto in un vestito giusto, a chi non vuole utilizzarla solo per comunicare ma per  sentirsi  à point  con se stesso”.  Collezioni green per stile e per i materiali impiegati è anche la conferma di Seventy,  “Think  green”, pensa  verde, era anche il titolo di uno spazio creato nell’ambito di Pitti  - con la partecipazione di Reda, leader nella produzione di tessuti sostenibili - per  ospitare riflessioni positive e propositive nel senso ecologico.   Una speciale installazione dell’architetto Caputo  come “punto e spunto concreto per riedificare e pensare  secondo una visione contemporanea” , uno spazio  animato  da talk, incontri, monologhi  e dialoghi.
A rendere anche più credibile la svolta intellettuale della moda alcuni riferimenti adottati dalle Maison persino per  le campagne pubblicitarie.  Quella di Eleventy  per il 2020-21 vuole  una barca che va.  ... ricordando "l’Infinito"  di Leopardi  che  nel  bicentenario della sua presentazione (1820-2020),  entra di fatto nelle citazioni  pubblicitarie della Maison. “Nella frenesia che  ci impone  il nostro settore  -  ha detto Marco Baldassarri , co-fondatore e direttore creativo  di Eleventy  -   è importante oggi recuperare momenti intimi di abbandono all’immaginazione per dare spazio alla creatività e credere in un futuro migliore”.
Che la moda  debba  diventare   sostenibile,  ecologica,  green,  adottando lavorazioni e formule che non inquinino il pianeta,  lo abbiamo abbondantemente  recepito, incoraggiati anche dalle parole del principe  Carlo d’Inghilterra  (patron della  “Campaign  for  wool”  a sostegno delle fibre naturali)  che dal video installato nella sala di Palazzo Vecchio,  all’ inaugurazione di Pitti,  ha esortato  tutti i produttori  di moda a scelte ecosostenibili.  Sarà davvero  così?  Quella barca che va - targata Eleventy -  portando il messaggio leopardiano  ci fa bene sperare:    ...”e il naufragar  m’è dolce  in questo mare”. Ultimo aggiornamento: 18:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA