Sparatoria in Germania a Rot, almeno 6 morti: arrestato un sospetto

Venerdì 24 Gennaio 2020
Sparatoria in Germania, almeno 6 morti

Sparatoria a Rot am See, nel Baden-Württemberg, nel sud della GermaniaHa sterminato la famiglia, riunita in un ristorante del paesino nel sud della Germania.

Poi, ha chiamato la polizia e si è consegnato. È un ragazzo di 26 anni, tiratore sportivo, ad aver aperto il fuoco contro i genitori e contro il resto della famiglia, uccidendo 6 persone. Una furia omicida che ha sconvolto il piccolo paese di appena 5400 anime, alla ricerca, come la polizia, di una spiegazione a tanta violenza. Quel che è certo, al momento, è che a terra sono rimasti i copri di tre donne e tre uomini fra i 30 e i 60 anni, e che l'assassino ha probabilmente inseguito le sue vittime, visto che quattro di loro sono state uccise all'esterno del ristorante.

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Ma non solo: il bilancio della strage avrebbe potuto essere ancora più pesante. Altre due persone sono rimaste ferite, una delle quali è in pericolo di vita. E il killer, pistola alla mano, ha minacciato anche due ragazzini di 12 e 14 anni che adesso sono assistiti da un team di psicologi. È stato poi lui stesso a porre fine a quella mattanza, telefonando alla polizia, che l'ha arrestato dopo appena 10 minuti. Mentre si cerca di capire il movente, iniziano ad emergere alcuni dettagli sulla famiglia del ragazzo. Bild ha riferito che il padre era il gestore del locale - il «Deutscher Kaiser» - mentre la madre, che viveva in un'altra località, si sarebbe trovata a Rot am See solo di passaggio, per una visita con i due figli avuti da un altro matrimonio.

La donna rientrava dai funerali della propria madre, che si erano tenuti nell'est della Germania. E dall'ex marito aveva fatto tappa, prima di rientrare a casa. La strage di Rot am See è avvenuta proprio nelle ore in cui le indagini su un altro - in questo caso presunto - dramma familiare subivano una clamorosa svolta. Si tratta del caso di Starnberg, in Baviera, dove il 12 gennaio erano stati trovati tre cadaveri in una casa: quello di un ragazzo di 21 anni, e i corpi della madre, di 60, e del padre, di 64 anni. Un 19enne ha confessato di aver ucciso il quasi coetaneo Vincent von P., ritenuto finora autore del massacro della sua famiglia, e i suoi genitori. L'omicida era un conoscente del ragazzo, da lui avrebbe ricevuto il codice segreto per entrare in casa. La confessione ha trovato conferma in un video girato da lui stesso subito dopo la strage. Nella sua abitazione è stato ritrovato inoltre un impressionante arsenale di armi, fra cui anche armi da guerra.



 
 

Ultimo aggiornamento: 20:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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