Paziente di 91 anni operato per un tumore al fegato: cammina e sta bene

Giovedì 23 Gennaio 2020
Paziente di 91 anni operato per un tumore al fegato: cammina e sta bene
È forte e gentile il signor Guido P., proprio come la sua terra, l' Abruzzo. Nato in un comune aquilano nel luglio del 1928, dove ancora oggi, da Roma, torna spesso per camminare, andare a funghi, raccogliere cicoria, allevare animali e coltivare l'orto con le sue mani perché «il sapore dei suoi pomodori è unico». A 91 anni l'anziano è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione di un tumore del fegato di 9 cm X 7,
un'operazione eccezionale vista l'età del paziente. «Non erano presenti alternative terapeutiche per questo caso», assicura Gian Luca Grazi direttore di chirurgia epatobiliopancreatica dell'Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma. E questo «in quanto le terapie percutanee e quelle endoarteriose, anche se disponibili nel nostro Istituto, non avrebbero garantito risultati terapeutici ottenuti».

L'intervento è durato 3 ore «e le condizioni del paziente sono apparse subito ottime. In letteratura sono riportati casi sporadici di interventi a questa età ma, visto l'allungamento della vita media, dovremo presto ampliare le casistiche di studio che in genere si fermano a 80 anni», aggiunge Grazi. «Mia madre è vissuta 111 anni -
racconta il signor Guido - il fratello 107 e via a scendere in famiglia, ma sempre intorno ai 100. Fino a luglio guidavo per andare ogni settimana al mio paese. Sto benissimo, leggo molto e nel quartiere mi conoscono tutti, al bar mi chiamano nonno. Non mi piacciono i saccenti così quando non mi va di discutere faccio finta
che sono più sordo di quanto lo sia in realtà. Vorrei continuare a coltivare l'orto se i figli me lo permetteranno». 

Ad agosto la diagnosi di tumore maligno del fegato localizzato nella zona centrale, nelle adiacenze delle strutture principali glissoniane del fegato. Dopo qualche consulto per capire se esistevano terapie mediche
alternative all'intervento, e qualche tentennamento da parte dei familiari, alla fine il paziente decide di farsi operare da Gian Luca Grazi, «indicatomi da molti come luminare», che insieme al suo team ha
asportato la massa tumorale. Il giorno dopo l'intervento l'anziano si è alzato ed ha ripreso a mangiare, il ricovero è durato complessivamente meno di una settimana.

Guido, vedovo con 3 figli, ancora oggi appena può si rifugia nel paese d'origine. E per ringraziare il team che lo ha curato, ha dato appuntamento agli operatori per un bel pranzo in terra d' Abruzzo.
 
Ultimo aggiornamento: 15:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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