Peste suina: allarme rosso. Sequestrate ​10 tonnellate di carne dalla Cina. Subito incenerita: contagiosissima Video

Mercoledì 22 Gennaio 2020
Peste suina: allarme rosso. Sequestrate 10 tonnellate di carne dalla Cina. Subito incenerita
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PADOVA - Maxi sequestro della guardia di Finanza di Padova di 10 tonnellate di carne suina proveniene dalla Cina, introdotte nell'Unione europea in violazione delle norme e potenzialmente contaminate dalla peste suina. Il blitz è scattato nella zona industriale della città. I prodotti sono stati considerati nocivi per la salute pubblica.

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ALLARME ROSSO: CARNE IMMEDIATAMENTE INCENERITA
I sanitari dell'Ulss 6 Euganea hanno ritenuto il prodotto potenzialmente molto pericoloso, tanto da non voler procedere a un'analisi della carne decidendo il suo immediato incenerimento. Il blitz della Compagnia della Guardia di Finanza di Padova è scattato nella notte in un magazzino all'ingrosso di generi alimentari dove si stavano scaricando da un camion proveniente dall'Olanda (la derrata era sbarcata a Rotterdam) 9.420 kg di carne suina di origine cinese importati nell'Unione Europea in violazione delle norme doganali e sanitarie. Posta sotto sequestro anche l'attività commerciale per gravi e reiterate irregolarità.

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CARNE DESTINATA AI RISTORNATI ETNICI
Il controllo è scattato dopo un'analisi dei flussi di importazioni di carne suina dalla Cina. I finanzieri hanno nnotato un soggetto di origine cinese che, in breve tempo, era diventato uno dei maggiori player a livello regionale nelle forniture all'ingrosso di prodotti etnici destinati alla ristorazione orientale. Formalmente il container individuato e sequestrato avrebbe dovuto trasportare solo generi alimentari di origine vegetale. Il dettaglio: la ditta ha scaricato il materiale e lo ha poi accatastato sul piazzale, alsciandolo per molto tempo vicino a una massa di rifiuti. Tutto il materiale, ufficialmente 23mila kg di materiale vegetale, è stato sequestrato, ma poi la scoperta: 10 tonnellate erano in realtà carne suina, importata dalla Cina e ad altissimo rischio di contaminazione dalla peste. La carne è stata immediatamente distrutta.

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LA REAZIONE DEL SINDACO DI PADOVA
«Questo intervento dimostra la capacità e l'attenzione con cui la Guardia di Finanza tiene sotto controllo la violazione delle norme doganali e commerciali che in questo caso non si limitavano ad aggirare le leggi europee ed italiane, ma metteva a rischio anche la salute di tutta la cittadinanza». Lo afferma il sindaco di Padova, Sergio Giordani, ringraziando in una nota la Guardia di Finanza di Padova e il comandante colonnello Fabio Dametto per il sequestro. «Non si tratta - prosegue Giordani - di stroncare solo chi fa concorrenza sleale operando in violazione delle norme, ma nel caso di prodotti alimentari come questi di tutelare la salute pubblica. Il fatto che la carne suina fosse nascosta in doppifondi fa capire che si tratta di un traffico organizzato e non episodico, che con questo intervento e le indagini che seguiranno - conclude - sarà definitivamente stroncato».

COLDIRETTI PROPONE L'OBBLIGO DI ETICHETTATURA: EUROPA CON FRONTIERE COLABRODO
«Serve dare immediatamente il via libera all'obbligo dell'etichettatura d'origine sui derivati della carne suina, per garantire la trasparenza e la rintracciabilità di fronte agli allarmi sanitari che si moltiplicano con la globalizzazione degli scambi». Lo afferma in una nota il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. «Sotto accusa - prosegue la nota - c'è il sistema di controllo dell'Unione Europea, con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale pericoloso ai confini olandesi, ma anche i ritardi a livello nazionale causati da una burocrazia che non comprende l'urgenza di tracciare gli alimenti che arrivano ai consumatori, in una situazione in cui l'Italia importa ogni anno dall'estero circa un miliardo di chili di carni suine fresche e congelate».

 

Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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