Nessuno fa offerte all'asta: Osterie furlane rimangono senza un gestore

Martedì 21 Gennaio 2020 di Emanuele Minca
Osterie furlane, San Michele al Tagliamento
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SAN VITO - Prima asta deserta: il Comune ci riprova con un secondo bando, ribassando il prezzo d'affitto mensile delle Ostarie furlane. C'è l'ok della giunta per le correzioni al bando per individuare il nuovo gestore di un locale che proponga prodotti a km zero, nessuna slot e ospiti eventi del Comune. L'obiettivo? Dare spazio ai prodotti di filiera corta nel locale che si trova nel complesso dell'antico ospedale dei Battuti.

LA DIRETTIVA
Il primo passo, mesi fa, quando la Giunta, dopo l'addio dell'ultimo gestore, aveva fissato le regole del nuovo bando per affidare la struttura, oggi chiusa, per 3 anni. «Scopo di questo locale, inserito nel contesto storico e culturale della cittadina - recita il bando - non è semplicemente quella di pubblico ristoro, ma anche punto di incontro e di socializzazione, in stretto rapporto con lo sviluppo delle attività di promozione turistica e culturale promosse dall'amministrazione, facendo conoscere San Vito e i suoi prodotti tipici». Per il Comune, il locale «Collocato all'interno del centro storico della cittadina - dice una nota dell'amministrazione retta da Antonio Di Bisceglie - può rivestire un ruolo centrale per la comunità, con ritorno per le attività economiche».

LA SVOLTA
Rispetto al bando emesso qualche anno fa, c'è una sostanziale modifica: gli eventi culturali non dovranno più essere organizzati da chi gestisce le Ostarie. Lo farà direttamente il Comune. Rispetto al primo bando (fine 2019) è stato stabilito di dimezzare il canone per la concessione dei locali, rispetto al valore indicato: ora la somma richiesta è di mille e 500 euro mensili. Chi se lo aggiudicherà dovrà provvedere a gestione, conservazione e manutenzione ordinaria delle opere e arredi esistenti al momento della consegna, fornitura e posa in opera degli eventuali arredi o attrezzature integrativi necessari per renderla funzionale. Dovranno essere rispettate le regole per la raccolta dei rifiuti. Il gestore avrà l'obbligo di condurre in proprio dell'attività, senza l'affidamento a terzi. Nel menu che verrà elaborato dal futuro gestore - che l'amministrazione conta di assegnare dopo il forte ribasso - ci devono essere ogni giorno almeno cinque piatti tipici della cucina friulana. Per la preparazione dovranno essere usati preferibilmente prodotti della filiera corta locale o presidi Slow food per una migliore valorizzazione del territorio, specificano dal Municipio. Non solo: niente plastica per le stoviglie, ma solo materiale ecosostenibile. Non dovranno essere installate slot-machine né altre tipologie riconducibili al gioco d'azzardo.
Emanuele Minca
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Ultimo aggiornamento: 15:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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