Esami radiologici a domicilio per i pazienti "fragili": all'Ulss 2 parte il primo servizio in Italia

Lunedì 20 Gennaio 2020
raggi, foto di repertorio
TREVISO - Esami radiologici a domicilio dall'1 febbraio per pazienti che non sono in grado di farli in ospedale. Il progetto, "Radiologia territoriale", dell'Ulss 2 Marca Trevigiana, è il primo in Italia nel servizio pubblico, mentre è già attiva in qualche realtà del settore privato, come a Messina e a Torino. Il servizio funzionerà su richiesta del medico curante.

L'unità sanitaria trevigiana ha acquistato un apparecchio di ultima generazione (costo 100 mila euro), con detettore digitale con sistema wireless per l'invio delle immagini direttamente alla Radiologia.
Il tecnico, con l'apparecchiatura, opererà a domicilio o in una struttura non ospedaliera (come le case di riposo) o ambulatoriale, anzichè in ospedale, e invierà l'immagine allo specialista radiologo che la referterà. «Serve una sanità organizzata per far partire un simile progetto che unisce telemedicina, professionalità logistica, tecnologia» ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, presentando l'iniziativa. Un passo importante per la sanità trevigiana che vedrà anche, quasi sicuramente, ha annunciato Zaia l'istituzione del corso universitario di medicina aperto a 50 "matricole" per l'anno 2020/2021, (costo 3mln di euro) proprio nella Cittadella della Salute dell'Ulss2, che sarà pronta nel 2021. Di questo Zaia parlerà martedì 21 gennaio con i referenti dell'Università di Padova e di Verona. 
Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 12:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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