La battaglia di Natascia: «Marcio a Roma contro l'endometriosi». Ne soffrono 3 milioni di donne

Venerdì 17 Gennaio 2020 di Alessandro Garbo
Natascia Martini, 35 anni
CENESELLI - Una battaglia infinita, da combattere tutti i giorni, contro un nemico che non potrai mai sconfiggere. Natascia Martini, 35 anni, originaria di Ceneselli, soffre di endometriosi. Sarà tra le ragazze polesane che parteciperanno alla marcia nazionale, in agenda a Roma il 28 marzo e denominata Endomarch, grande evento in concomitanza a livello mondiale. L'endometriosi è determinata dall'accumulo anomalo di cellule endometriali fuori dall'utero. Ne soffrono tre milioni di donne in Italia.

LA PATOLOGIA
«Da vent'anni soffro di questa malattia - racconta Natascia -, ma la diagnosi tardiva è avvenuta solo nel 2016. Ho sempre avuto cicli mestruali dolorosi, anche da ragazzina, che compromettevano la mia quotidianità. I ginecologi della zona purtroppo non si sono mai accorti di nulla, ma i sintomi erano chiari. La diagnosi è stata una sorta di liberazione, ho trovato un medico molto competente, all'ospedale di Trecenta». La vita di Natascia cambia profondamente. Si affida al Centro di specializzazione di Pescheria del Garda e nel 2017 effettua una risonanza con la dottoressa Katiuscia Menni, tra la maggiori esperte nel panorama nazionale. Il verdetto è duro da affrontare: «Tre pagine di referto, quando lo ha letto anche mio marito è scoppiato a piangere. Ho dovuto sostenere un intervento chirurgico, mi hanno operata ad aprile 2018. Mi sono presentata all'operazione in condizioni disastrose: zoppicavo, non dormivo, per sopravvivere assumevo quotidianamente degli oppioidi, ma ero sempre meno lucida». 

CALVARIO MEDICO
Al risveglio, l'illusione dura poco: «Dopo l'intervento c'è stata una leggera tregua, ma poi un aggravamento. Ho iniziato a soffrire di fibromialgia, sindrome cronica e sistemica, patologia connessa all'endometriosi». Natascia si aggrappa alla famiglia, al marito Federico, ai figli Aurora (18 anni) e Diego (9 anni): «Nonostante la patologia, sono riuscita a rimanere incinta, ma entrambi i figli sono nati con parto prematuro. Rappresentano la mia forza. Dovrò tuttavia affrontare un secondo intervento». La donna spende parole speciali per il lavoro che sta svolgendo l'associazione : «Il motto La voce di una è la voce di tutte è il nostro slogan che arriva da Vania Mento, ambasciatrice dell'associazione italiana Endometriosi e attivissima nell'informazione». 

SENZA LAVORO
La 35enne attende alla finestra nuove proposte lavorative: «Mi piace di lavorare e adoro essere indipendente. Ho fatto la commessa in un negozio del centro commerciale Il Faro, a Giacciano con Baruchella, poi sono rimasta disoccupata». 
Il pensiero torna alla colorata marcia di Roma prevista il 28 marzo: «Ci saranno tantissime ragazze e donne provenienti da tutta Italia, con le nostre magliette gialle vogliamo svegliare anche lo Stato; ci sono quattro stadi nella malattia, io vivo nel più grave e non è prevista alcuna invalidità», sottolinea Natascia. La 35enne altopolesana è impegnata nel tam tam sui social: «È importante che la gente conosca l'endometriosi, ricordiamo che in Italia colpisce tre milioni di donne, ma i casi non accertati potrebbero essere molti di più. Non vedo l'ora di partecipare alla manifestazione nazionale di Roma, per sensibilizzare le persone su questa grave patologia», conclude Natascia Martini. 
Alessandro Garbo 
Ultimo aggiornamento: 12:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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