Inquinamento alle stelle a Treviso: 17 sforamenti e raffica di multe

Venerdì 17 Gennaio 2020 di Elena Filini
Inquinamento alle stelle a Treviso: 17 sforamenti e raffica di multe
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TREVISO - Inquinamento alle stelle: continua la settimana più irrespirabile dell'anno. Oggi si entra nel diciassettesimo giorno consecutivo di sforamento dei limiti legali di Pm10. Continuano i controlli della polizia locale (una multa è stata staccata anche ieri mattina) ma, contemporaneamente, aumentano in impennata gli acquisti di mascherine per proteggere i bronchi. 

LA PREVENZIONE
«Ho ricevuto una cinquantina di richieste di consiglio solo nei giorni scorsi - conferma Diego Ganeo che con la pagina web Treviso clean and green sta sensibilizzando la città alle tematiche legate all'inquinamento da polveri sottili- perchè l'uso della mascherina sia efficace bisogna scegliere fattore di protezione ffp2 ffp3 (il metodo di classificazione delle protezioni, ndr). Le comuni maschere che si acquistano in farmacia e al supermercato, ad esempio, sono mascherine sanitarie antivirus ma non antismog». Ma dove si trovano le mascherine salvapolmoni? «Da Obi e Leroi Merlin ci sono quelle bianche da muratore che assolvono comunque alla necessità di filtrare. Altrimenti online». Costi? Dai 30 ai 50 euro.

I CONTROLLI
Intanto ieri sono continuati capillarmente i controlli della polizia municipale. «Abbiamo fermato 80 veicoli e staccato una contravvenzione ad una macchina privata lungo il Put», conferma il comandante della PL Andrea Gallo. Sette in tutto le sanzioni dall'8 gennaio fino ad oggi. «I controlli dinamici sono più ficcanti ed efficaci. Si pensi solo che nel 2019 sono state elevate 11 sanzioni, mentre noi in 8 giorni siamo arrivati a 7 sanzioni». Il traffico nelle finestre in cui l'ordinanza non è in vigore è molto sostenuto. In aggiunta ieri mattina a causa di un tamponamento c'è stato un fermo traffico di circa 40 minuti. Sull'allarme rosso però Ganeo è critico. «La situazione è drammatica. Non tanto per il picco serale di 161µg/m3 (che ci porta a vincere per l'ennesima volta sugli amici cinesi: picco a Pechino 147µg/m3 e a Shenzhen 113µg/m3) quanto per il fatto che le concentrazioni non scendono più a livelli accettabili nelle ore centrali della giornata. C'è però anche una buona notizia - spiega Ganeo - Non si punta più il dito al solo traffico veicolare ma, finalmente, si è compreso quanto il riscaldamento domestico di biomassa legnosa costituisca una piaga sociale catastrofica. La dottoressa Cinzia Perrino, direttrice dell'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico del Cnr, ha dichiarato che le giornate di stop al traffico incidono poco sulla qualità dell'aria». 

L'ALTRO FRONTE
Negli ultimi anni di fatto le statistiche evidenziano che il settore che più contribuisce al peggioramento della qualità dell'aria in Italia è quello del riscaldamento. «L'Italia è il principale utilizzatore di pellet in Europa. Questo è un problema che supera la dimensione comunale». La pagina Treviso clean and green ha avuto un picco di presenze: i cittadini vogliono capire ed essere informati. E anche sul tema del riscaldamento domestico Ganeo spiega come le risposte vadano cercate a livello regionale. «Volete beneficiare degli incentivi alla combustione di biomassa legnosa per uso domestico? Benissimo, la Regione dovrebbe imporvi anzitutto l'obbligo di manutenzione annuale dell'impianto e inoltre l'obbligo di applicazione di un apposito filtro antiparticolato nella canna fumaria. In assenza di documentazione che attesti l'adempimento ai suddetti obblighi, dovrebbe venire meno la possibilità di beneficiare delle agevolazioni previste per chi si scalda a legna». Sabato per fortuna la situazione dovrebbe cambiare. L'anticiclone lascerà il posto alla pioggia e al vento, che dovrebbe ripulire l'aria. Da lunedì, è probabile l'allerta scenderà a livello arancio. 
Elena Filini 
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