Caporalato e frodi, 311 lavoratori irregolari nella cooperativa di facchinaggio

Giovedì 16 Gennaio 2020
Caporalato e frodi, 311 lavoratori irregolari nella cooperativa di facchinaggio
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PORDENONE - Cooperativa di facchinaggio nei guai per caporalato: 311 lavoratori irregolarmente utilizzati in tutto il Triveneto dal 2014 al 2016 e contestate violazioni per complessivi 4,05 milioni. Il Gip di Pordenone ha disposto l'applicazione della misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare attività professionali e imprenditoriali nei confronti di 2 persone, rispettivamente amministratore di diritto e de facto di una cooperativa facente parte di un noto gruppo operante in diverse province del Triveneto, in servizi di facchinaggio, movimentazione merci e servizi ecologici.

Le indagini della Guardia di Finanza - si tratta del secondo filone di un'inchiesta scattata lo scorso anno - hanno accertato come la cooperativa fosse un mero contenitore di manovalanza: si è così configurato il reato di somministrazione abusiva di manodopera, il cosiddetto caporalato semplice.

È stato sottoposto ad accertamenti anche il commercialista, tenutario delle scritture contabili di tre cooperative (utilizzate per emettere fatture fittizie), che in precedenza aveva denunciato il furto dell'intera contabilità delle stesse, che si trovava invece all'interno della sua auto. Al professionista è stato contestato l'omesso adempimento degli obblighi previsti dalla normativa sulla prevenzione del riciclaggio e quelli di segnalazione delle operazioni «sospette». Nei suoi confronti è stata contestata l'omessa segnalazione di 46 operazioni economiche per un valore complessivo di 4,03 milioni.
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