«Harry e Meghan benvenuti in Canada», Trudeau: ma i costi non pesino su di noi

Mercoledì 15 Gennaio 2020 di Cristina Marconi
«Harry e Meghan benvenuti in Canada», Trudeau: ma i costi non pesino su di noi

Proteggere una famiglia reale costa già moltissimo, ma farlo tra due Paesi diversi e lontani come Regno Unito e Canada può diventare un problema. E infatti sono proprio le parcelle dei bodyguard di Meghan e Harry uno dei punti più difficili da risolvere per gli sherpa dei Windsor. Il loro compito è trovare nei prossimi giorni un modo per permettere ai duchi di Sussex di realizzare le proprie ambizioni di «indipendenza finanziaria» nel Paese nordamericano senza che questo incida sulla loro incolumità e nel rispetto dell'esigenza di Buckingham Palace di proteggere la monarchia da futuri scandali.

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OSTACOLI
Ma non è facile, anche perché, nonostante il premier canadese Justin Trudeau si sia espresso favorevolmente sulla decisione dei due di scegliere il suo Paese e secondo alcuni media si sia addirittura offerto di pagare parte dei costi per la security, ha messo in guardia sul fatto che «ci sono molte discussioni ancora da fare» su soldi e altri aspetti. Anche perché bisogna evitare che l'opinione pubblica canadese, al momento piuttosto favorevole all'arrivo di Meghan e Harry, finisca col ribellarsi contro la monarchia: il Canada ha Elisabetta II come capo di Stato, ma una fetta dell'opinione pubblica ritiene che quando la regina verrà a mancare tutto dovrà cambiare. Anche per questo è importante trovare un equilibrio per soddisfare la richiesta di «protezione internazionale» dei duchi di Sussex.
 



SPESE
La sicurezza della coppia costa circa ottocento mila euro all'anno e potrebbe quasi raddoppiare vivendo tra due Paesi, ma non è questo l'unico problema. Secondo un ex agente di Scotland Yard, i due hanno «messo la Metropolitan Police in una situazione impossibile», visto che solo a Natale, per sei settimane passate in una situazione relativamente protetta e senza impegni pubblici, sono stati dispiegati sei agenti armati a tempo pieno. E poiché al momento ci sono tre generazioni di reali al lavoro, ossia Elisabetta, Carlo e Camilla e le due coppie più giovani, ossia William e Kate e Meghan e Harry, il personale non basta. In generale nel Paese il numero di agenti dedicati alla sicurezza dovrebbe aumentare da 449 a 540, ma è difficile trovare gli aspiranti bodyguard da formare. E solo tra aerei e trasferimenti in giro per il mondo, si sono spesi più di 5 milioni di euro nel 2018-2019, mentre gli alberghi costano circa 2 milioni all'anno per poter seguire tutti, non solo i reali.
Abbastanza per dare fiato agli argomenti dei repubblicani, britannici e non.
Il principe Carlo, che finanzia lo stile di vita del secondogenito e della moglie, potrebbe occuparsi di pagare il conto. Dell'incontro a Sandringham è emerso poco, salvo che Meghan, alla fine, non è intervenuta telefonicamente. «I Sussex hanno deciso che non era necessario che la duchessa si unisse», ha spiegato una fonte nel tentativo di fugare le voci secondo cui la regina, Carlo e William non l'avrebbero voluta o che, per ragioni di sicurezza, si sia voluto evitare che qualcuno potesse intercettare e la conversazione. Nella marea di critiche , in difesa della duchessa è giunto Stormzy, rapper, che ha sottolineato come non ci siano ragioni «convincenti» per tutto l'odio che Meghan sta attirando su di sé. «È una donna dolce, fa le sue cose», ha spiegato.

Ultimo aggiornamento: 18:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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