Venti famiglie isolate senza strada né posta da due settimane

Mercoledì 15 Gennaio 2020 di Alessandro Garbo
I residenti di via Valmolin
ROVIGO - La posta che non arriva da quindici giorni, le difficoltà logistiche per portare a scuola i bambini, i danni economici subiti dalle attività produttive. Continua il calvario per famiglie e aziende, a pochi passi dal Canalbianco, dopo la chiusura al traffico di via Argine Sinistro a causa della frana. L’ordinanza di chiusura è in vigore dalla vigilia di Natale.
«Ci sentiamo isolati e poco compresi dalle istituzioni» affonda un cittadino. Lucia ed Emilietta affermano all’unisono: «Non ci sentiamo presi in considerazione, dobbiamo affrontare numerosi problemi». Sono nonne a tempo pieno e accudiscono i nipoti: «Come facciamo? Dobbiamo andare un paio di volte al giorno a Gavello, purtroppo siamo costrette ad allungare la strada e per noi è un grave disagio». Il titolare della Carrozzeria Barison alza la voce: «Rischio di perdere i clienti, le persone che arrivano da Pontecchio e Borsea preferiscono andare in zona industriale, perché la strada è chiusa. La logistica è importante. Io, ad esempio, abito nella frazione di Sant’Apollinare e per tornare a casa devo percorrere ogni volta una decina di chilometri in più».
C’è amarezza nelle parole di queste famiglie, “prigioniere” da tre settimane. Il trasporto scolastico è un altro tasto dolente: «Bisogna scorrazzare avanti e indietro per accompagnare i figli in classe, ma non dimentichiamo che paghiamo un abbonamento annuo dal costo elevato». E se è vero che il postino suona sempre due volte, qui invece, sponda sinistra del Canalbianco, proprio non passa, come rivela Emilietta: «Abbiamo atteso, invano, la posta per quindici giorni. Abbiamo dovuto presentare reclamo e recarci al deposito in area Tosi per ritirare la nostra corrispondenza». Il marito ascolta e ironizza: «L’unico modo per ricevere con puntualità la posta è... andare a prenderla di persona!».
È Valentino Perlari che lamenta: «Alcune ricevute bancarie scadute il 10 gennaio sono arrivate a casa mia solamente il 13 gennaio. Un bel problema anche per il pagamento dei fornitori».
Poi bisogna fare alcuni passi indietro: «A ottobre il taglio dei rami ha creato nuovi disagi - dicono i residenti - da tempo chiediamo venga asfaltata la strada, piena zeppa di buche e veramente pericolosa. C’è il rischio concreto di fare un incidente. In questa zona, spiace dirlo, non c’è mai stata manutenzione». Tra le rare note liete, «la puntualità del servizio di raccolta dell’immondizia” osservano i cittadini. Valentino Perlari aggiunge un’importante nota di rilievo: «La strada è stata chiusa alle 15 del 24 dicembre, mentre l’ordinanza è datata 27 dicembre. Non ci fermeremo qui, siamo pronti a dare battaglia. Ci hanno chiuso via Argine Sinistro durante le festività. Inoltre, le transenne che hanno posizionato non hanno le luci funzionanti, si scaricano le batterie e occorre un minimo di manutenzione. Alla sera non sono visibili, non possono bastare gli unici lampioni presenti all’inizio del ponte del Passo e quello in località Balladore». Uno sguardo al futuro, che si presenta ricco di incognite. «Non sappiamo quando termineranno i lavori - affermano una decina di persone radunate davanti alla Carrozzeria Barison - chiediamo rispetto e risposte precise dalle istituzioni, perché paghiamo le tasse come tutti gli altri cittadini italiani».
Ultimo aggiornamento: 15:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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