Piazza de Gasperi: residenti esasperati dagli spacciatori. Blitz dei carabinieri

Martedì 14 Gennaio 2020 di Serena De Salvador
Piazza de Gasperi: residenti esasperati dagli spacciatori. Blitz dei carabinieri
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PADOVA - I primi fautori della lotta al degrado in piazza Alcide De Gasperi sono sempre loro, i residenti. Costretti alla quotidiana convivenza con gruppi di spacciatori, intendono mantenere il servizio di vigilanza privata e pensano di aderire al programma di controllo del vicinato. Dalle loro segnalazioni domenica sera è nato il blitz dei carabinieri che ha portato all’arresto di un pusher. 

LA RICHIESTA
Al 112 sono infatti giunte numerose chiamate che denunciavano la presenza di una fervente attività di spaccio. Non certo una novità, ma il numero di stranieri ha spinto tanti a lanciare l’allarme. Sul posto si sono precipitate le pattuglie del Norm che nel fuggi fuggi generale sono hanno bloccato un giovane nigeriano. Una volta perquisito ha dovuto consegnare poco meno di sei grammi di marijuana e 60 euro che gli inquirenti ritengono avesse appena guadagnato vendendo le dosi. Identificato nel 23enne Charles Oboh, è stato arrestato con l’accusa di detenzione a fini di spaccio. 

GLI ABITANTI
«Temo che dobbiamo rassegnarci a vivere così - commenta amaramente Silvano Stevanella, uno dei tanti residenti - Ci siamo fatti carico di un servizio di vigilanza privata che ha dato i suoi frutti. Gli addetti passano regolarmente e azzardo a dire che la situazione è leggermente più vivibile, ma i problemi rimangono. Oltre al fatto che anche in pieno giorno qualche spacciatore lo si incontra sempre, talvolta si viene anche importunati. Agli uomini offrono la droga, le ragazze ricevono apprezzamenti poco gradevoli. Nulla di violento, ma di certo non contribuisce a creare un clima piacevole né sicuro». 

Agli spacciatori si aggiunge anche il viavai di persone che gravitano attorno ai negozi etnici sorti dal lato di via Tommaseo. «I pusher ormai sanno benissimo come comportarsi, è pieno delle loro sentinelle che appena scorgono le divise danno l’allarme - commenta la famiglia Martinello - Purtroppo c’è molta inciviltà anche legata ai negozi gestiti da stranieri. Non sono in sé un problema ma attirano senzatetto e nomadi che stanno accampati tutto il giorno. Un vero peccato perché la zona era rinomata e comoda». Di identico parere sono i Polimeno, che più volte si sono rivolti alle autorità: «Ben venga la vigilanza, la paghiamo di buon grado, purtroppo però ultimamente i controlli sono stati anticipati. Un tempo giravano tra le 20 e mezzanotte, ora solo il pomeriggio. A breve torneremo a chiedere al Comune che le rotatorie della zona siano più illuminate, e in generale tutta l’area. Sentirsi sicuri è impossibile, tanto che pochi giorni fa ci siamo resi conto che qualcuno si rifugia a dormire nei garage sotterranei dove è stato forzato uno degli ingressi. Vero, un tempo le cose andavano ancor peggio, ma c’è tanto da fare per migliorare».
 
L’INIZIATIVA 
Una passo avanti potrebbe essere rappresentato dall’attivazione del controllo del vicinato, già presente soprattutto all’Arcella. Tra i principali sostenitori l’ingegnere Massimo Pupa: «Io e tanti altri ci impegniamo quotidianamente per segnalare le situazioni a rischio, ma di certo la piazza è cambiata in meglio con la vigilanza e la presenza delle forze dell’ordine. Due restano i problemi principali: i mendicanti che stazionano fuori dai negozi etnici e i pusher che specie la sera si appostano a ogni angolo. Il segno positivo è innegabile, ma non possiamo abbassare la guardia». 
Ultimo aggiornamento: 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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