Commerciante batte la banca: dovranno restituirle 240mila euro

Domenica 12 Gennaio 2020 di Mauro Favaro
Investimenti. Commerciante batte la Banca: dovranno restituirle 240mila euro (Foto di Pijon da Pixabay)
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TREVISO - L'acquisto delle obbligazioni è stato annullato: una commerciante 80enne di Treviso ha vinto contro il Monte dei Paschi di Siena. La banca dovrà restituirle 240mila euro. È quanto deciso dall'Arbitro per le controverse finanziarie, istituito dalla Consob, con sede a Roma. La signora era stata convinta che fosse un investimento sicuro: interessi bassi, ma rischio minimo. Invece si è ritrovata tra le mani dei prodotti finanziari emessi da Mps sui mercati esteri, precisamente in Lussemburgo, destinati a investitori istituzionali. Dopo aver chiesto spiegazioni alla banca, la commerciante si è rivolta agli avvocati Sergio Calvetti e Claudio Marin, che hanno presentato il ricorso. E l'8 gennaio è arrivata la decisione che annulla l'acquisto e che costringe l'istituto al risarcimento.

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IL CASO
Il collegio dell'Arbitro ha evidenziato che la signora non era stata informata sulla reale natura del prodotto finanziario, fatto sottoscrivere direttamente nel suo negozio su proposta avanzata da personale non iscritto al registro dei promotori finanziari, e che quindi non avrebbe potuto far firmare contratti fuori da una filiale. La vicenda è iniziata nell'ottobre del 2010, quando una consulente di Antonveneta, istituto poi incorporato dal Monte dei Paschi, ha consigliato alla signora di investire in un'obbligazione emessa da Mps. La commerciante ha firmato due ordini di acquisto per 250mila obbligazioni, pari a 237mila euro. Qui si è aperto il precipizio. Perché i prodotti in questione erano obbligazioni subordinate che, alla luce delle traversie di Mps, nel 2017 sono state convertite in quasi 29mila azioni ordinarie per un valore precipitato a 67mila euro, oltre il 70% in meno. 

IL RICORSO
Il fatto che le obbligazioni risultassero come prodotti destinati a investitori istituzionali nei mercati esteri ha escluso qualsiasi ipotesi di ristoro. Ecco perché la signora ha chiesto l'annullamento. «La sottoscrizione dell'ordine di acquisto è avvenuta fuori sede si legge nella decisione Tenendo conto della non giovane età della ricorrente, sussiste l'esigenza di tutela dell'investitore, che rischia di essere sorpreso dall'improvvisa visita al proprio domicilio di un consulente che gli proponga di sottoscrivere un ordine di acquisto di strumenti finanziari che poi provvederà a far eseguire sul mercato». Da qui l'annullamento dell'acquisto e la conseguente restituzione di tutto il capitale investito. Alla fine, tenendo conto anche degli interessi, Monte dei Paschi di Siena è chiamato a consegnare alla commerciante trevigiana quasi 240mila euro. 
Mauro Favaro

Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 21:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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