Carabinieri sciatori: 10 persone soccorse ogni giorno sulla neve

Venerdì 10 Gennaio 2020
Carabinieri sciatori: 10 persone soccorse ogni giorno sulla neve
BELLUNO - Più di dieci sciatori soccorsi ogni giorno. Duecentoquattordici quelli aiutati dai carabinieri dall’apertura degli impianti di risalita fino all’Epifania. Due le denunce e cinque le multe staccate dagli sciatori dell’Arma. Il bilancio delle festività di Natale, presentato ieri al comando provinciale di Belluno, parla di un piccolo esercito costretto a ricorrere all’intervento delle forze dell’ordine per tornare a casa o, in alcuni casi, purtroppo per raggiungere l’ospedale. Piccoli o gravi infortuni dopo una giornata o, più spesso, solo poche ore sugli sci. La causa? Nella quasi totalità dei casi una distrazione.

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CINQUE COMPRENSORI
Cristallo e Faloria, Alleghe e Caprile, Arabba, Zoldo e Falcade (gli ultimi due sotto il coordinamento della Compagnia di Belluno, i primi tre nel territorio della compagnia di Cortina) sono stati presidiati da 183 pattuglie. Spalla rotta, ginocchio bloccato o traumi addirittura più gravi sono i motivi della richiesta di intervento. I turni di controllo sulle piste iniziano alle 9 e terminano dopo le 17. A impianti chiusi i militari verificano che non ci sia qualche ritardatario. I numeri degli infortuni dicono che il maggior numero di persone finisce a terra tra le 11 e le 13: 72 gli interventi in queste due ore. Trenta quelli soccorsi tra le 9 e le 11, 28 tra le 14 e le 15, 16 tra le 15 e le 16, solo 7 (in totale) quelli finiti a terra nell’ultima ora di luce.

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BAMBINI NEI GUAI
Lo sci è democratico, soprattutto quando è ora di cadere: 14 i bambini soccorsi che non hanno ancora 11 anni, 48 quelli di età compresa tra gli 11 e i 20 anni, 38 tra i 21 e i 30, 19 tra i 31 e i 40, 21 tra i 41 e i 50, 22 tra i 51 e i 60. Ventuno, infine, gli ultrasessantenni che durante queste festività sono stati aiutati, sulla neve, dai carabinieri.
Su un totale di 214 “feriti” la maggior parte indossava i sistemi di protezione: solo 8 ne erano sprovvisti. Una valutazione errata per chi ha scelto di non indossare il casco che in qualche caso è finita con un volo prima in pista e poi in elicottero verso l’ospedale. In generale comunque, ormai è raro trovare in pista qualcuno senza i dispositivi di sicurezza. Più delle regole ha fatto il buonsenso.

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NEL DETTAGLIO
A Cortina, comprensorio Cristallo - Faloria, i soccorsi effettuati sono stati 74 (quattro erano sprovvisti dei sistemi di protezione), tra le 11 e le 12 il maggior numero di infortuni: 12 contro i 6 della fascia oraria compresa tra le 10 e le 11 e i 14 finiti a terra tra le 13 e le 15. Il maggior numero di infortunati ha tra gli 11 e i 20 anni: 11 le persone soccorse. Nove quelle che hanno età compresa tra i 21 e i 30 anni che sono state aiutate dai carabinieri. Per quanto riguarda il comprensorio di Alleghe e Caprile i soccorsi effettuati sono stati in totale 48, 14 le persone ferite tra le 12 e le 13, 13 i giovanissimi (tra gli 11 e i 20 anni) costretti a ricorrere all’aiuto delle forze dell’ordine. Ad Arabba 33 le persone soccorse, 8 gli sciatori finiti a terra tra le 11 e le 12, 10 gli infortunati non ancora ventenni. Nessuna delle persone soccorse era sprovvista dei sistemi di protezione. Nel comprensorio di Zoldo (sotto il coordinamento della compagnia di Belluno) 36 le persone soccorse, le maggiori insidie nel pomeriggio: 18 sciatori si sono fatti male tra le 13 e le 16. Si tratta dell’unico comprensorio in cui il maggior numero di richieste d’aiuto è arrivato da sciatori di età compresa tra i 21 e i 30 anni (in tutti gli altri il maggior numero di feriti non è ancora ventenne). A Falcade, infine, 23 le persone aiutate dalle forze dell’ordine: 11 i feriti tra le 11 e le 13, 7 i giovani di età compresa tra gli 11 e i 20 anni che hanno dovuto chiedere aiuto. Nessuno era sprovvisto dei sistemi di protezione.
 

 
Ultimo aggiornamento: 13:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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