Una targa di Mosole e la corona d'alloro: il mito di Coppi non tramonta mai

Mercoledì 8 Gennaio 2020 di Francesco Coppola
Una targa di Mosole e la corona d'alloro: il mito di Coppi non tramonta mai
Sono stati in molti tra dirigenti, tecnici, corridori e appassionati di ciclismo che si sono ritrovati  al Cippo di Calderba di Ponte di Piave per commemorare il Campionissimo Fausto Coppi in occasione del 60. anniversario della scomparsa (2 gennaio 1960). Una cerimonia significativa durante la quale sono state ricordate alcune delle straordinarie imprese dell'Airone. Dopo l'intervento del sindaco Paola Roma, è seguita la presentazione della speciale targa collocata nei pressi della fontanella del monumento, donata dalla famiglia Mosole con la collaborazione del Comune di Ponte di Piave e di Piave Servizi. É stato poi patron Remo Mosole a ricordare Coppi ripercorrendo i meravigliosi e indimenticabili momenti legati alla famosa tappa del 4 luglio 1952 sul Galibier nel 39. Tour de France, dove ci fu il leggendario scambio della borraccia tra lui e Gino Bartali.
QUANTI RICORDI
Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, Renzo Pizzolato, responsabile nazionale del settore cicloturistico-amatoriale della Federciclismo, Ivano Corbanese, vicepresidente della Fci del Veneto, Walter De Martin, in rappresentanza del Museo del Ciclismo di Portobuffolè e Raffaello Longo del Team San Lazzaro Goppion Caffè e organizzatore della pedalata dedicata al campione. L'imprenditore di Vittorio Veneto, Lino Bet, ha poi ricordato i funerali del campione celebrati il 4 gennaio del 1960. Sono intervenuti i presidenti provinciali dell'Acsi Luca Baldo di Treviso e quelli di Padova e Venezia. Subito dopo il giornalista e scrittore Giacinto Bevilacqua ha descritto i rapporti esistenti tra Coppi e Gino Bartali. Di quest'ultimo, infatti, quest'anno ricorre il 20. anniversario della scomparsa. Quindi è stata deposta la corona d'alloro da parte degli ex professionisti Renato Longo, Aldo Beraldo, Giuseppe Rosolen, Agostino Ibrioli e Aurelio Cestari. Per l'occasione all'interno della chiesetta sono state esposte le foto realizzate da Sergio Toffoletto e da Fiorenzo Tommasin alla presenza delle famiglie dei ciclisti scomparsi, ricordati grazie a Germano Bisigato, presidente dell'associazione ex ciclisti della Provincia di Treviso. La cerimonia è stata conclusa con la volontà di riuscire a portare a Calderba, nella ricorrenza del 2021, Marina e Faustino, figli di Fausto Coppi.
 
Ultimo aggiornamento: 18:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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