Moria di negozi in paese: "Crisi e tasse, ecco perché chiudiamo"

Sabato 4 Gennaio 2020 di Riccardo Saccon
Il centro della frazione di Vigonovo, in comune di Fontanafredda
FONTANAFREDDA - All’alba del nuovo anno sono diverse le serrande di botteghe e attività commerciali che non si sono più rialzate. A chiudere i battenti a fine 2019 non è stata infatti solo la bottega di Silvia. A Vigonovo le chiusure sono più d’una, dal barbiere Franco Cigana alla Bottega olistica e con molta probabilità lascerà la piazza anche la fioreria Ikebana, mentre a Fontanafredda oltre al Bar da Danilo chiude e passa la mano anche la parrucchiera Annie Della Gaspera.
 
Franco Cigana e Annie Della Gaspera lasciano per raggiunti limiti di età ma anche perché pur avendo forse voglia di continuare, non se la sentono di affrontare le novità fiscali, il nuovo registratore con lo scontrino elettronico. Non è solo una questione di tecnologia, ma anche di costi, per l’acquisto dello strumento e per la gestione del tutto. Per altri le cause vanno ricercate nella mole della tassazione, e in una piazza, come quella di Vigonovo che per quanto nuova non offrirebbe parcheggi a sufficienza. 

IL BARBIERE
Franco – è lui stesso a raccontarlo - ha calpestato lo stesso pavimento per ben 47 anni nella sua bottega in centro a Vigonovo, lungo via Brigata Osoppo dove il cartello “chiuso per cessata attività” è comparso qualche giorno prima di Natale. Prossimo a compiere 71 anni, già in pensione, aveva iniziato a fare il barbiere 52 anni fa, tanti gli anni di versamenti all’Inps, a cui vanno aggiunti gli anni passati a fare il garzone. «Ho iniziato a 14 anni, come succedeva allora. Ho fatto pratica anche dal mio parente Costanzo Cigana che aveva iniziato un paio d’anni prima e poi ho aperto qui a Vigonovo. Ora è il momento di ritirarsi. Una decisione presa anche per qualche acciacco di troppo e poi le novità fiscali non fanno per me». 

LA PARRUCCHIERA
Inizio a 14 anni anche per Annie Della Gaspera che passa la mano cedendo la sua attività in via Buonarroti a Fontanafredda. Oggi a 66 anni, già in pensione da due lustri, ha deciso di cedere l’attività: «È un insieme di cose. Sono stanca dopo 52 anni di lavoro ininterrotto, ma anche le novità sul versante fiscale hanno giocato un loro ruolo. Di fatto l’attività continuerà perché ci sarà chi prenderà il mio posto dal 9 gennaio». 

LA BOTTEGA OLISTICA
Chiusa già da fine ottobre invece la serranda, sempre in via Brigata Osoppo, de La Bottega olistica di Loris Manfè, naturopata. Un negozio di prodotti naturali che ha chiuso a distanza di quattro anni dalla sua apertura. Anche qui la decisione dopo la mole di tasse pagate nel 2019 per effetto di decisioni centrali sancite dal primo governo Conte. «Mi spiace per la comunità di Vigonovo, ma hanno pesato le tasse, il sistema Italia, la mancanza di parcheggi, e la crisi del settore che risente sempre più la concorrenza delle farmacie che allargano l’offerta con prodotti naturali. Oggi sono disoccupato e come capita alle Partite Iva che dismettono l’attività, senza alcun sostegno diretto da parte dello Stato». 

LA FIORAIA
Infine la Fioreria Ikebana, di Marika Zorzetto, che potrebbe trasferirsi a Porcia all’inizio della Primavera. Una decisione dovuta principalmente a fattori logistici ma che priverebbe Vigonovo della sua unica fioreria. «È sempre più difficile tenere aperto in realtà piccole come Vigonovo. A noi poi pesa molto anche la tassa dei rifiuti che per la nostra categoria qui è più alta che in altri comuni».
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