Squalo bianco finisce nella rete, trascinato sulla spiaggia per le foto e lasciato morire

Venerdì 3 Gennaio 2020 di Remo Sabatini
Lo squalo bianco lasciato morire in Nuova Zelanda (immagine pubbl da RNZ News)

Non accennano a placarsi le polemiche dopo il drammatico episodio che ha visto coinvolti alcuni uomini e uno squalo lungo una spiaggia della Nuova Zelanda nei pressi di Auckland Beach. Tutto era iniziato con la pubblicazione di un video che, almeno ad una prima occhiata, sembrava raccontare il salvataggio dell'ennesimo animale marino finito sulla spiaggia. D'altronde, gli applausi e le grida di soddisfazione del piccolo capannello di curiosi che si era radunato tutt'intorno, non potevano far presagire che questo. E invece, no. Sì perchè stando a diverse testimonianze, raccolte da diversi quotidiani locali tra i quali il NZ Herald e RNZ News, la realtà sarebbe ben altra.

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Lo squalo, un giovane esemplare femmina di squalo bianco lungo meno di tre metri, sarebbe stato deliberatamente trascinato su quella spiaggia da alcuni uomini. Il predatore, probabilmente finito nelle reti, ferito e stremato dalla cattura, sarebbe rimasto alla mercè di loschi figuri che lo avrebbero preso ripetutamente a calci fino ad arrivare a danneggiargli persino la mascella. Tutto questo, sarebbe avvenuto tra i selfie e le foto varie e le risa generali dei protagonisti della crudele bravata, mentre lo squalo, ormai immobile, sembrava non dare più segni di vita. Lo scempio, sarebbe terminato soltanto con l'arrivo della polizia, giunta sul posto in prossimità del momento dell'inutile tentativo di "salvataggio". La verità sull'accaduto, è stata riferita, tra gli altri, da una donna presente al fatto che, come dichiarato all'Herald, quando aveva tentato di intervenire a favore del povero squalo, sarebbe stata persino minacciata. Così, mentre la polizia indaga, lo squalo bianco è una specie a rischio estinzione e protetta in Nuova Zelanda dall'aprile del 2007, i responsabili rischiano una multa che può arrivare a 250mila dollari neozelandesi e sei mesi di prigione.


 

Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 08:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA