Parigi, accoltella passanti a caso: uno muore. Urlava «Allah Akbar», ucciso dalla polizia

Venerdì 3 Gennaio 2020
Parigi, accoltella passanti a caso: uno muore. Urlava «Allah Akbar», ucciso dalla polizia

Cinque anni dopo l'inizio della più sanguinosa ondata di attentati terroristici in Francia con l'attacco alla redazione di Charlie Hebdo, il Paese comincia il nuovo anno all'insegna della paura: a Villejuif, alle porte di Parigi, un giovane con problemi psichiatrici - sembra convertito di recente all'islam - ha accoltellato diversi passanti vicino a un centro commerciale.

La polizia lo ha ucciso ma non ha potuto evitare che il giovane, Nathan, che indossava una djellaba e che secondo alcuni testimoni avrebbe gridato Allah Akbar, uccidesse un uomo e ferisse altre due persone, una in modo grave.

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Non era schedato il giovane Nathan, 23 anni, residente a Parigi, ma la polizia lo aveva fermato per comportamento sospetto nel 2018 e lui aveva spiegato di essere affetto da una forma di schizofrenia. Al momento non sembra fosse in cura ma gli inquirenti stanno indagando sull'eventualità che fosse sotto l'effetto di farmaci. Oggi alle 14, senza alcun preavviso, ha accoltellato diverse persone nel parco delle Hautes-Bruyeres, vicino a un supermercato Carrefour e a un centro commerciale di Villejuif. Coltello in mano, Nathan ha cominciato ad aggredire diverse persone, alcune delle quali hanno evitato i colpi e si sono date alla fuga, gridando. L'uomo ucciso, abitante a Villejuif, «aveva 56 anni. Stava passeggiando con la moglie, e quando la donna è stata presa di mira dall'assalitore, ha tentato di proteggerla. E si è preso la coltellata al suo posto», ha spiegato il sindaco Franck Le Bohellec.
I coniugi abitavano a poche centinaia di metri. La donna, 47 anni, è stata ricoverata all'ospedale di Kremlin-Bicetre in gravi condizioni. La terza vittima è una donna di 30 anni, ricoverata per ferite alla schiena, ma non è in condizioni gravi. Il ministro dell'Interno, Christophe Castaner, ha espresso «riconoscenza» alle forze dell'ordine per la loro «reattività, il sangue freddo, la professionalità». Chiamate sul posto dai passanti terrorizzati, gli agenti sono arrivati, hanno tentato di utilizzare le pistole di servizio per fermare Nathan, che stava fuggendo in direzione della vicina Hay-les-Roses ma che rischiava di finire nel centro commerciale, affollatissimo a quell'ora. Non riuscendoci, due di loro sono tornati verso l'auto di servizio, hanno preso il fucile d'assalto e hanno fatto fuoco 5 volte, uccidendo il fuggiasco.

Al momento, l'inchiesta è stata affidata alla procura di Creteil, vicino a Parigi, ma il procuratore antiterrorismo, Jean-Francois Ricard, è arrivato sul posto dopo pochi minuti, insieme con il sottosegretario all'Interno, Laurent Nunez. In serata il presidente Emmanuel Macron ha espresso sostegno alle vittime di fronte a una «violenza cieca». Nell'aprile 2015, all'inizio dell'ondata di attentati di matrice islamica, Villejuif fu al centro del caso di Sid Ahmed Glam, studente di informatica algerino, sospettato di aver ucciso una donna e di star preparando un attentato contro una chiesa. Nell'anno appena trascorso, 3 sono stati i casi finiti sul tavolo del procuratore antiterrorismo: l'accoltellamento di due secondini da parte di un detenuto radicalizzato, l'attentato all'esplosivo nel centro di Lione che fece 14 feriti a maggio e la strage nella questura di Parigi, a ottobre, da parte di un dipendente convertito all'islam e radicalizzato. In 5 anni, gli attentati commessi in Francia hanno provocato la morte di 255 persone.

Ultimo aggiornamento: 20:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA