Friburgo in Brisgovia, City Break nella città simbolo della Foresta Nera

Venerdì 3 Gennaio 2020 di Maria Serena Patriarca
uno scorcio di una bottega nel centro storico di Friburgo

Una fetta di Germania tutta ancora da scoprire. Almeno per la maggior parte dei turisti italiani. Friburgo in Brisgovia, deliziosa cittadina universitaria incastonata nel cuore della Foresta Nera nella parte meridionale della Germania, vale davvero un “city break”, anche nella stagione invernale, per perdersi nei vicoli dal fascino antico, curiosare sulla piazza del mercato o concedersi una serata spensierata in birreria proprio come gli abitanti del posto, tra cui tantissimi giovani. Freiburg im Breisgau, questo il nome della città in lingua tedesca, si raggiunge facilmente dall’aeroporto di Basilea/Friburgo/Mulhouse o, se scegliete di fare base in Svizzera, con poco più di mezz’ora di treno diretto dalla stazione centrale di Basilea.
 

 


L’università di Friburgo è fra le più prestigiose d’Europa: risale al 1457 ed è meta di studenti e scambi culturali da tutto il mondo. Proprio per questo la città è un mix di antico e moderno, fra palazzi austeri che rievocano il Medioevo e locali trendy e cosmopoliti frequentati da ragazzi e ragazze di ogni continente. La piazza centrale di Münsterplatz, dove si tiene il vivace mercato di artigianato in legno, frutta, verdura, fiori e una vastità di generi alimentari locali (dai wurstel al miele, dai biscotti alle tisane alle erbe, fino al pane bretzel) è dominata dalla suggestiva Cattedrale gotica con la sua guglia di 116 metri. All’interno della Cattedrale sembra di fare un salto indietro nel tempo, e la devozione popolare circonda la statua lignea della Vergine, alla sinistra dell’altare, con centinaia di candele che con la loro luce fiammeggiante, nel buio della navata principale, danno a quest’angolo della chiesa un fascino indescrivibile. Ma torniamo adesso al di fuori della Cattedrale: il Münstermarkt, il mercato, è pieno di vita e qui si possono fare acquisti a prezzi davvero competitivi. Fra lo street food dominano la käsekuchen, che è la cheesecake caratteristica della Germania, e il currywurst, la salsiccia aromatizzata al curry. A pochi passi dalla piazza principale è bello perdersi a passeggiare per i vicoli della città vecchia: si tratta dei cosiddetti “bachle”, piccoli ruscelli che rievocano una Venezia in miniatura, lungo i quali si trovano ristoranti tipici dove assaggiare la kartoffelsuppe (tradizionale zuppa di patate servita come antipasto a Friburgo), birrerie, bistrot, gallerie d’arte e negozi etnici o vintage, paradiso per chi ama spaziare dagli arredi giapponesi ai bijoux d’antan. Proprio in questa zona della città si trova l’Hausbrauerei Feierling che, fondato nel lontano 1877, è uno dei più antichi birrifici di Friburgo, nelle vicinanze di Augustinerplatz. Questo pub, distribuito su tre piani, è animatissimo a ogni ora del giorno. Un po’ come l’altrettanto famosa birreria Martin’s Brau, dove non si accettano prenotazione e, se arrivate dopo le 18.00, essendo già piena ora di cena per i tedeschi probabilmente dovrete fare la fila per poi sedervi ad uno dei tipici tavoli di legno e gustare le ottime birre locali, magari accompagnate dagli schnitzel (le cotolette di maiale) o lo stinco di maiale con il sugo di birra. Se siete golosi di dolci e delizie al cioccolato fate rotta sulla pasticceria Gmeiner, dove sono servite le migliori crostatine al lampone e alla crema della città, ma anche deliziose gelatine ai frutti di bosco, biscotti di pastafrolla e creazioni artigianali di cioccolato e pasta di zucchero sul tema del caratteristico porcellino rosa. Un altro indirizzo curioso per chi ama scoprire la città fuori dai circuiti più battuti è  Zum Roten Bären, la pensione più antica della Germania e dell’Europa: pensate che risale al 1120, e nel suo ristorante si possono assaggiare piatti e vini locali secondo l’autentica tradizione tedesca. Tra i luoghi più fotografati della città c’è la Haus zum Walfisch ("Casa della balena"), edificio tardo gotico in centro  dove sono transitati personaggi noti del calibro di Erasmo da Rotterdam e Ferdinando I. Questo palazzo è stato reso noto agli amanti del genere “horror” sul grande schermo, poiché è stato la scuola di danza in cui il regista Dario Argento ha ambientato il suo film Suspiria.
 
 
 

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