«Samira è morta, ridatemi il corpo di mia figlia. Il marito? Era geloso»

Lunedì 30 Dicembre 2019 di Marina Lucchin
A sin Malika El Attar con la figlia Samira, 43 anni, scomparsa il 21 ottobre 2019

STANGHELLA - «I primi giorni ho sperato che mia figlia fosse viva. Ora sono sicura sia morta. Voglio almeno avere il suo corpo». A parlare è Malika, la madre di Samira El Attar, la 43enne marocchina di Stanghella, nella Bassa padovana, sparita nel nulla il 21 ottobre dopo aver portato la figlioletta all'asilo. L'anziana è arrivata dal Marocco lunedì e ieri era nella casetta persa nella profonda campagna, sfumata nella nebbia, dove Samira ha abitato fino a due mesi fa assieme alla sua bambina e al marito Mohamed, ora indagato a piede libero per il suo omicidio. Al suo fianco la sorella Anna, che le fa da interprete, e l'avvocato Nicodemo Gentile, che assieme all'associazione Penelope Veneto l'ha aiutata con i visti e le autorizzazioni per arrivare in Italia. Nell'abitazione di tre piccole stanze, modesta ma ordinata, nonostante il tragico momento, si respira una strana tranquillità, dettata dalla rassegnazione dell'anziana madre, che non accusa direttamente il genero per la sparizione della figlia, ma assicura che non c'è nessun altro che avrebbe potuto fare del male alla donna. 
Quando ha sentito per l'ultima volta sua figlia Samira?
«Domenica 20 ottobre, alla sera. Il giorno dopo è sparita». 
Quanto spesso la sentiva?
«Mi chiamava o videochiamava 5 volte al giorno. Mi raccontava tutto. In quell'ultima telefonata mi ha detto che cercava un lavoro. Poi non l'ho più sentita». 
Ha provato a contattarla?
«Sì, ma non mi ha risposto. Così ho sentito mio fratello a Cittadella che era in contatto con lei e con Mohamed. Poi ho parlato anche con mio genero che il giorno dopo ha fatto la denuncia». 
Avrebbe potuto allontanarsi di sua spontanea volontà?
«No, assolutamente. Senza sua figlia? Mai. La ama troppo».
Secondo lei cos'è successo?
«Ho sperato i primi giorni che tutto si risolvesse bene. Ora vorrei solo che entrasse da quella porta e mi dicesse Mamma, eccomi, sono qui, ma so che non succederà. Sento che è morta». 
Potrebbe essere stato qualcuno di esterno alla famiglia?
«No, le volevano tutti bene e poi non aveva rapporti particolari oltre alla sua famiglia qui e in Marocco».
È vero che le raccontava che Mohamed era geloso?
«Sì, la controllava. Se lei dormiva fuori per lavoro la seguiva. E poi se n'era accorta che le spiava il telefono mentre era in Marocco».
Come?
«Sua nipote stava giocando con il suo cellulare e si è accorta che Mohamed a distanza le controllava l'applicazione dei messaggi. Poi un'altra nipote che è brava in queste cose l'aveva scollegato». 
E cos'è successo?
«Samira ha chiamato Mohamed e hanno litigato».
Quanto prima di sparire?
«Saranno stati sei mesi prima». 
Ma è sempre stato geloso o era una cosa recente?
«Lo è sempre stato».
È vero che aveva cercato di drogarla?
«Samira pensava di sì. Aveva corretto il tè con un sonnifero e per sbaglio l'ha bevuto la sua bambina che poi è finita in ospedale. Ma Samira credeva che il bicchiere in realtà fosse per lei».
Era certa?
«No, era una sua idea. Mohamed ha detto che era una medicina per il mal di denti ma non si era mai lamentato per questo e in più in mano aveva un altro bicchiere, non quello con la medicina. Era una cosa troppo strana». 
È vero che Samira cercava lavoro?
«Sì, mi aveva detto: Speriamo di trovare un lavoro fisso. Era lei che pagava tutte le cose della casa, che faceva la spesa. Mohamed spendeva il suo stipendio con le macchinette». 
Ma quando lavorava, Samira dormiva fuori?
«A volte sì, ma Mohamed la seguiva con la bambina». 
E quindi non è strano che la sera che è scomparsa, lui non si sia preoccupato?
«Appunto. Inoltre Samira andava sempre in giro coi documenti di sua figlia in borsa. Documenti ritrovati in camera da letto. Strano anche questo. E poi quel lunedì dovevano andare a prendere il permesso di soggiorno. Non gli risultava strano che non fosse tornata?».
Come l'ha accolta suo genero?
«Non un abbraccio, non mi vuole qui. Mi ha detto solo: Non ho fatto niente a tua figlia».
Vuole fare un appello?
«Non credo che Samira sia ancora viva. Voglio sapere dov'è il corpo di mia figlia. Se qualcuno sa, parli».

 

Ultimo aggiornamento: 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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