Pelletterie Baratella, la chiusura dopo 60 anni di lavoro

Venerdì 27 Dicembre 2019 di Annalisa Fregonese
Pelletterie Baratella, la storia cominciò con 5 borsette e la chiusura arriva dopo 60 anni di lavoro

ODERZO (TREVISO) - Con il 31 dicembre altre due vetrine si spegneranno in centro. Sono quelle dei negozi di pelletterie Baratella: quella storica in via Umberto I e quella aperta 18 anni fa in via Martini, poco prima dell'ufficio postale. La scelta di chiudere è stata dettata da più ragioni: da una parte l'età anagrafica, la titolare Nella Baratella ha 90 anni e gli acciacchi si fanno sentire, nonostante lo spirito indomito che la porta a essere in negozio ogni giorno. Dall'altra la concorrenza spietata e sempre più insostenibile dei centri commerciali e del web. Nella Baratella si iscrisse all'Ascom-Confcommercio nel 1956.

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LA STORIA
Il papà aveva un negozietto di articoli per calzolai. In quegli anni la borsetta era un articolo imprescindibile per ragazze e signore, averne una di pregio era un elemento di distinzione. Nella acquistò 5 borsette e le espose nel negozio del papà. Le vendette in pochi giorni; incoraggiata dal buon risultato allestì un piccolo assortimento. Fu l'inizio di una straordinaria avventura commerciale. In breve tempo la vetrina Baratella diventò il punto di riferimento per tutte le donne che volevano una borsa alla moda, originale, reperibile solo nelle grandi città. Già, perché allora non c'era la coda lunga di internet dove oggi si trovano prodotti all'infinito. Oltre alle borsette la signorina Nella propone portafogli e cinture da uomo, guanti e cappelli. 18 anni fa l'apertura dell'altro negozio in via Martini, dove alla pelletteria si è aggiunta la valigeria, gestito da Patrizia Franceschini, nipote della signorina Nella.

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LA CONCORRENZA
«Certo dispiace moltissimo evidenzia Patrizia - La decisione è stata presa un po' per mia zia Nella, ha novant'anni, gli acciacchi si fanno sentire. Per quel che riguarda me, sono 45 anni di lavoro. Mio marito (è Silvano Fadel, indimenticabile funzionario dell'Anagrafe comunale ndr) è in pensione, così ho pensato di andarci anch'io. Sentiamo moltissimo la concorrenza dei grandi centri commerciali e di internet. Ci sono pomeriggi che se ne vanno via silenziosi, non entra nessun cliente. E le spese da pagare sono sempre alte. Oggi la clientela è cambiata tantissimo. Le persone specie i giovani, acquistano su internet, sono pochi quelli che vanno in negozio. E quelli che ci vanno si presentano con un'immagine sullo smartphone e ti dicono: voglio questo prodotto. Si è perso il gusto per la ricerca, del consiglio». Altre chiusure in vista: l'Atelier Giuliana in piazza Castello, il Bar Club in campiello del Duomo mentre ha già chiuso i battenti Ellepì, negozio di musica in via Garibaldi.
Annalisa Fregonese 

Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 10:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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