Tirana, terremoto in Albania: 17 ordini di arresto per imprenditori e amministratori

Sabato 14 Dicembre 2019
Tirana, terremoto in Albania: 17 ordini di arresto per imprenditori e amministratori
Diciassette ordini di arresto per i danni provocati in Albania dal potente terremoto dello scorso 26 novembre, in cui hanno perso la vita 51 persone.
Su ordine della procura di Durazzo, la polizia ha fermato 9 persone, tra imprenditori edili, funzionari dell'amministrazione locale e tecnici. Altre 8 persone sono attualmente ricercate. Le accuse nei confronti degli indagati variano dall'abuso d'ufficio all'omicidio, per irregolarità nella costruzione delle abitazioni e degli alberghi crollati a Durazzo, provocando la morte di 23 persone, tra cui anche bambini. Sono state avviate indagini anche a Tirana e Thumane, località a circa 20 chilometri a nord della capitale, dove a seguito del crollo di due palazzi sono morte 26 persone. Tra le vittime del terremoto anche la fidanzata del figlio del premier albanese Edi Rama, Kristi Reci, di 24 anni, e la sua intera famiglia. A renderlo noto era stato proprio il figlio del premier, Gregor Rama, di 29 anni, in un post su Instagram: 
«Tra le numerose vittime di questa disgrazia c'è anche una persona vicina a me, insieme a suo fratello, alla madre e al padre». Gregor e Kristi si frequentavano da alcuni anni.

La scossa principale, a cui ne erano seguite oltre cento di assestamento avvertite in tutti i Balcani, aveva avuto l'epicentro tra Shijak e Durazzo, poco lontano dalla costa. Anche nella capitale Tirana la gente era scesa in strada. La profondità del sisma, tra dieci e venti chilometri, secondo alcuni esperti avrebbe scongiurato il rischio di tsunami, senza risparmiare però vite umane.
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