Neve e scuole chiuse, sindaco polemico: «Ma dov'era l'emergenza?»

Sabato 14 Dicembre 2019
Il mezzo spargisale in azione in centro a Rovigo
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ROVIGO - La pioggia di ieri ha spazzato via la neve, con qualche macchia bianca rimasta come ultimo ricordo del Polesine imbiancato. Se la nevicata sembra quindi destinata ad essere consegnata agli archivi, soprattutto fotografici vista la grande quantità di scatti che hanno “imbiancato” anche i social, continua a fioccare qualche polemica. In particolare, ad essere divisiva, sembra essere stata la scelta di 12 Comuni di emettere un’ordinanza per la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado sul proprio territorio. Qualcuno apprezza, molti invece la trovano eccessiva. Oggi tutte le scuole sono aperte.
SINDACO POLEMICO
A mettere un po’ di pepe nel dibattito, oltre al sale che tutti hanno gettato a profusione, il sindaco di Polesella Leonardo Raito, con un post su Facebook: «Scuole aperte, decisione giusta. La questione è che se consideriamo quella di ieri una situazione emergenziale, quando succederà una vera situazione emergenziale rischiamo di suicidarci tutti».  
Analoga discussione si è aperta sulla capacità di pulizia dell’intera rete stradale e dei marciapiedi negli spazi pubblici, nonché delle piste ciclabili. Un copione che si ripete quasi in tutti i comuni. Il Comune di Rovigo spiega in una nota che «i mezzi messi in campo dall’Amministrazione comunale hanno lavorato durante la notte fino alle 5 del mattino e ripreso poco dopo, prima dell’inizio delle attività lavorative. Oltre ai passaggi nelle zone previste dal Piano neve, spiega il comando di Polizia locale, sono stati effettuati interventi in risposta alle segnalazioni, tra questi la pista ciclabile Roverdicrè–San Sisto. Non ci sono state comunque particolari emergenze».
PIANO NEVE EFFICACE
Il sindaco Edoardo Gaffeo ringrazia «chi ha lavorato per fronteggiare la situazione e i cittadini che con le loro segnalazioni hanno collaborato nel cercare di rendere al minimo i disagi causati dalla neve». Fra chi punta il dito, il consigliere d’opposizione Antonio Rossini: «L’intervento dei mezzi sgombraneve e spargisale è stato abbastanza tempestivo, ma nei punti strategici come davanti alle scuole o il tragitto che porta centinaia di pendolari e di studenti alla stazione, purtroppo non è stata data l’attenzione dovuta. Se i mezzi non fossero sufficienti, utilizziamo per le zone più a rischio, come le frazioni, tutte le risorse possibili, anche squadre di volontari organizzate dal Comune anche con l’aiuto dei consiglieri comunali».
L’Amministrazione di Fratta, per sopire le polemiche di chi si lamentava della mancata entrata in funzione degli spazzaneve, ha diffuso nuovamente l’informativa sul Piano neve firmata dal sindaco Giuseppe Tasso, nella quale si spiega che «i mezzi potranno entrare in azione con più di 5 centimetri di neve sul manto stradale, onde evitare danneggiamenti ai sottoservizi».
INCIDENTE IN A13
Al di là delle polemiche, tuttavia, non si sono registrati incidenti gravi e questo è già un fatto importante. E l’unico fatto degno di nota, avvenuto all’alba di ieri in A13, fra Ferrara Nord e Occhiobello, al chilometro 44, in direzione Rovigo, con un tir andato a sbattere contro il guardrail, è stato provocato da un malore del camionista, che si è poi ripreso. Questo, però, ha provocato lunghe code e stanotte, fino alle 6, intervento di ripristino con chiusura del tratto. La Coldiretti, invece, ringrazia i propri soci che sono direttamente intervenuti: «Per fronteggiare l’emergenza, anche i trattori degli agricoltori della Coldiretti sono stati mobilitati come spalaneve per pulire le strade e per la distribuzione del sale, per consentire la circolazione anche nelle aree dove i mezzi industriali sono in difficoltà per le ridotte dimensioni delle carreggiate».
Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 10:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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