POZZONOVO (PADOVA) - Colpo di scena nella morte di Massimo Sartori, il 49enne di Pozzonovo nel padovano: ad uccidere l'uomo non sarebbero stati i morsi dei due rottweiler, bensì un malore. Il sospetto che la causa del decesso non fosse da attribuire ai due cani della compagna di Sartori erano stati sollevati già da Aldo Costa, direttore del settore Veterinario dell'Ulss 6: «I suoi cani potrebbero anche aver tentato di "chiamarlo"».
IL RITRATTO Cani e cavalli la sua passione, chi era "Mamo" Massimo Sartori
Autopsia annullata, l'indagine dei medici sul corpo ha chiarito le cause del decesso
Il dato sulla morte di Sartori è emerso oggi dopo l'ispezione sul corpo, come si è appreso da fonti della Procura di Rovigo titolare dell'indagine per competenza territoriale. I segni dei morsi dei due cani, una femmina di nove anni e un maschio di due, non sono mortali. L'uomo - come avevano ipotizzato ieri i carabinieri - si sarebbe sentito male (era cardiopatico) e sarebbe caduto e poi morto a causa delle patologie pregresse mentre i due molossi lo avrebbero morso solo successivamente e non in modo fatale. La Procura ha già disposto la consegna della salma ai familiari per il funerale, annullando l'annunciata autopsia.
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