Safilo, sindacati chiedono incontro urgente al Mise

Giovedì 12 Dicembre 2019
Lavoratore del gruppo Safilo

È allarme tra i lavoratori di Safilo dopo l’annuncio del nuovo piano ibndustriale con 700 esuberi sui 2.600 lavoratori in Italia.

I sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno scritto al ministero dello Sviluppo economico chiedendo «un incontro urgente» sulla vertenza del gruppo dell’occhialeria che interessa le regioni del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. Il dito è puntato contro i 250 tagli in Friuli, anche con la chiusura del sito produttivo n di Martignacco (Udine), dove si contano 235 dipendenti, per l’80% a donne con età media di 40 anni. Altri 50 esuberi sono individuati nello stabilimento di Padova e 400 nello stabilimento di Longarone (Belluno)». Di qui la decisione di indire lo sciopero generale per venerdì 13 dicembre. «Dato il carattere nazionale della vertenza e visto l’elevato numero di esuberi, che avranno ricadute devastanti nei territori interessati, i sindacati ritengono necessario l’intervento del Mise», concludono. Dello stesso tenore la richiesta della Regione Friuli Venezia Giulia insieme alle associazioni di categoria. In due giorni il titolo Safilo ha perso a Piazza Affari quasi il 30% del suo valore dopo l’annuncio del piano che ha anche rivisto al ribasso le stime sui conti 2020, per via della scadenza della licenza Dior da parte di Lvmh

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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