Migranti, addio a corsi e psicologo: il nuovo bando taglia l'accoglienza

Giovedì 12 Dicembre 2019
Migranti, addio a corsi e psicologo: il nuovo bando taglia l'accoglienza
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PORDENONE - Meno assistenza pagata dallo Stato, un taglio deciso - ad esempio - ai corsi di italiano e agli aiuti psicologici che venivano forniti in passato. E soprattutto la riduzione drastica del compenso giornaliero a persona erogato a favore di ciascun ospite: dai vecchi 35 euro a persona ai nuovi 18 euro, previsti tra l'altro come cifra massima, con un pocket money (i soldi materialmente consegnati ai cittadini ogni 24 ore) che arriva a 3,5 euro. Sono i nuovi criteri che regolano il bando della Prefettura di Pordenone per l'accoglienza diffusa dei richiedenti asilo. Il termine per le candidature dei soggetti interessati è scaduto e la commissione è al lavoro per determinare le graduatorie. Lo staff del prefetto Maria Rosaria Maiorino conta di poter assegnare gli incarichi entro la fine dell'anno o al massimo nei primi giorni dell'anno scorso. Ma ciò che conta è il contenuto del capitolato, che segna una svolta rispetto al modello nato negli anni dell'emergenza immigrazione. 
 
I DETTAGLI
Prima di tutto la premessa: il bando non assegna il servizio di assistenza all'ex caserma Monti, ma si riferisce all'assistenza diffusa, cioè a quella che consente ai migranti di trovare alloggio in abitazioni singole, sparse in tutta la provincia. È tra le righe del capitolato che si trovano le novità più consistenti. Si parte dai numeri. L'appalto ha la durata di un anno, con l'opzione per il secondo. Mette in palio la gestione di un massimo di 500 posti (50 per struttura) e dovrebbe scattare dal 1 gennaio. Il corrispettivo garantito al vincitore per ogni ospite accolto è di 18 euro e non più di 35. L'importo complessivo dell'accordo-quadro è di 7,8 milioni di euro. 
LA SFORBICIATA
Scendendo dal piano nazionale a quello locale, i tagli non si limitano al compenso giornaliero assegnato per ogni ospite delle strutture. Spariscono dal capitolato di gara, infatti, anche i corsi di italiano. I migranti, con il nuovo corso, non saranno più coinvolti nell'allestimento di classi di lingua, come avveniva sino a poco tempo fa. È stata programmata anche una riduzione dei servizi di aiuto psicologico. Rimangono i criteri essenziali dell'accoglienza, come l'assistenza finalizzata alle pratiche legate alla richiesta di asilo oppure il trasporto da e verso la Questura. Garantiti ovviamente anche i pasti giornalieri e la manutenzione degli spazi occupati. La sensibile riduzione dei servizi contenuti nel nuovo bando emanato dalla Prefettura di Pordenone è figlia anche dei numeri relativi all'immigrazione. Tolto l'hub dell'ex caserma Monti, figlio di un altro bando, l'accoglienza diffusa in provincia di Pordenone conta infatti su 346 richiedenti asilo. Una cifra decisamente inferiore rispetto a quella di un anno e mezzo fa, quando i migranti superavano il migliaio. 
LA NOVITÀ
Intanto dal 27 novembre è operativo in Prefettura uno sportello dedicato al ritorno volontario assistito. I cittadini extracomunitari interessati ai progetti di ritorno volontario assistito, possono chiedere informazioni al suddetto sportello aperto ogni mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 15.30. 
M.A.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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