Travolge mamma e figlia e scappa, pirata 60enne smascherato

Giovedì 12 Dicembre 2019 di Alberto Beltrame
I carabinieri sono risaliti al suv del 60enne grazie ai frammenti dello specchietto retrovisore rimasti sull'asfalto
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Mamma e figlia di 5 anni travolte in bici da un’auto pirata, un suv di grossa cilindrata il cui conducente, dopo l’impatto che le ha fatte precipitare a terra, non si è fermato per prestare aiuto e si è allontanato. È successo martedì mattina in via Schiavonesca Nuova, a Selva del Montello.  La donna, una 31enne di origini magrebine residente in zona, ha subito traumi e contusioni per 20 giorni di prognosi mentre la piccina che viaggiava con lei, sul seggiolino posteriore, è rimasta praticamente illesa. Dopo l’incidente, avvenuto in tarda mattinata, i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Montebelluna si sono messi subito al lavoro per rintracciare il pirata della strada. L’uomo, un 60enne residente a Paese, è stato individuato ieri mattina e denunciato per fuga e omissione di soccorso. «Non mi ero accorto di nulla, non mi sono reso conto di averla urtata, ero abbagliato dal sole» si è giustificato il 60enne davanti agli uomini in divisa.
LO SCHIANTO 
L’incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno, all’altezza dell’incrocio tra la Schiavonia e la strada che conduce alla presa del Montello. Il sessantenne era al volante del suo Suv quando ha centrato con lo specchietto retrovisore la donna, che stava pedalando in sella alla bicicletta al quale era agganciato il seggiolino con la sua bimba, una piccina di appena 5 anni. La 31enne è precipitata sull’asfalto e ha subito diverse contusioni ma è riuscita a proteggere la figlioletta dall’impatto col terreno. Quando si è rialzata, dolorante, dell’investitore non c’era più alcuna traccia. L’automobilista si era allontanato senza prestarle aiuto. La donna, è stata quindi soccorsa dai passanti e poi trasferita in pronto soccorso per essere medicata assieme alla bambina, sotto choc ma praticamente illesa.
LE INDAGINI
La segnalazione ai carabinieri è stata immediata e i militari, eseguiti i rilievi, si sono messi immediatamente al lavoro partendo dai resti caduti sull’asfalto dalla vettura del pirata della strada. I detriti dello specchietto retrovisore hanno indirizzato subito le indagini degli uomini del nucleo radiomobile, che hanno cercato riscontri anche dai testimoni oculari e tramite le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona. In meno di ventiquattro ore gli investigatori sono quindi risaliti al 60enne di Paese, caduto dalle nuvole quando i militari gli hanno notificato la denuncia. L’uomo infatti, confermando che era proprio lui alla guida del mezzo, ha spiegato di non essere fuggito dal luogo dell’incidente, ma di non essersene proprio accorto. Nonostante le giustificazioni, il sessantenne è stato denunciato alla Procura per fuga e omissione di soccorso. 
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