Padova cambia. Alta Velocità e ponte per l'Arcella, Zaia firma il via libera al progetto

Mercoledì 11 Dicembre 2019
Padova cambia. Alta Velocità e ponte per l'Arcella, Zaia firma il via libera al progetto
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PADOVA «Siamo ad una svolta» esulta il governatore Zaia. «Una collaborazione vincente senza colori politici» gli fa eco il sindaco Giordani. Tutti assieme per un unico obiettivo: potenziare e ammodernare la stazione di Padova. Ieri il presidente della Regione ha firmato digitalmente il protocollo d'intesa con il Comune, Rfi e Fs Sistemi Urbani che dà ufficialmente il via libera alla progettazione del nuovo nodo ferroviario di Padova. Il progetto riguarda principalmente tre aspetti: realizzazione dell'Alta Velocità, nuovo ponte Borgomagno e riorganizzazione del traffico merci. Entro dieci giorni Comune e Rfi comunicheranno i propri referenti per il tavolo tecnico. A fine gennaio il gruppo di lavoro delineerà i progetti e poi continuerà a riunirsi almeno una volta al mese. Per realizzare l'intero progetto ci vorranno tra i cinque e i dieci anni.
 
GLI ACCORDI
Le basi erano state poste lo scorso 23 ottobre quando nella propria missione romana il sindaco Giordani aveva fatto tappa a Palazzo Chigi, al Ministero dei Trasporti e alla sede di Ferrovie dello Stato, la società che si è presa carico dell'intervento. Un mese fa c'è stato il doppio via libera della giunta comunale e di quella regionale. Al centro del piano c'è la nuova linea di Alta velocità e Alta capacità Milano-Venezia, nel tratto Vicenza-Padova. È poi prevista la demolizione del ponte Borgomagno e la costruzione di un nuovo manufatto che permetterà il transito di auto e tram. Si è discusso anche della necessità di ridurre il trasporto-merci: l'obiettivo è potenziare le reti di collegamento tra l'Interporto di Padova e le linee ferroviarie principali senza più passare per la stazione. C'è anche la volontà di costruire una passerella ciclopedonale sopraelevata che porti da viale della Pace alla stazione.
LE REAZIONI
«E' una svolta sorride Zaia che consentirà di progredire sulla realizzazione dell'Alta Velocità sulla direttrice Milano-Venezia sbloccando un nodo molto significativo e dando soluzione anche alle difficoltà del trasporto merci tra la stazione di Padova e l'Interporto. Il nodo ferroviario di Padova è interessato da un gran flusso di traffico merci e il numero di passeggeri che utilizzano la stazione la rende di importanza nazionale». La Regione rimarca anche altri obiettivi: «Valorizzazione e riqualificazione delle aree adiacenti l'attuale stazione, includendo anche una rivisitazione generale dell'impianto, con lo scopo di creare una ricucitura del tessuto urbano che tenga conto delle nuove esigenze sociali che valorizzano sempre di più i percorsi ciclabili e pedonali. Si punterà a creare un nuovo polo di attrazione urbana, con particolare riferimento tra la parte nord e la parte sud della città».
Non guarda ai colori politici il primo cittadino Sergio Giordani: «Questa è un'altra dimostrazione di come le istituzioni che collaborano concretamente possono ottenere, assieme, grandi risultati. I cittadini aspettano risposte di questo tipo, ben prima di fare il tifo per un partito o per quello opposto. Mi sono fortemente speso con Rfi per la realizzazione di questo progetto, i lavori procedono e contiamo di poter dare risposte celeri».
Soddisfatto, ovviamente, anche l'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micalizzi: «Abbiamo aperto un tavolo di lavoro su temi strategici su cui vogliamo ottenere obbiettivi importanti per la città: dal transito dell'Alta Velocità, allo sviluppo della stazione che per noi significa migliore accessibilità, fino allo sviluppo dei vuoti urbani come Ifip e PP1. Lavorare insieme è il metodo giusto, confido nell'interesse di Rfi di investire nel nostro territorio che rappresenta uno snodo importante nell'economia del Veneto. Serve una spinta decisa da parte della Regione perché si colga finalmente l'opportunità per Padova».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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